CASSANO MAGNAGO – Obiettivo Smart city. Scade il prossimo 11 giugno la manifestazione d’interesse lanciata dal Comune per trovare un partner privato e riqualificare l’intero impianto di illuminazione pubblica attraverso lo strumento del project financing. Lo scopo del sindaco Nicola Poliseno è sostituire a costo zero per le casse pubbliche i 2600 lampioni di Cassano con il led. Ma non solo.
Obiettivo Smart city
La sostituzione delle lampade con il led è soltanto una parte (la più importante) di un progetto più complessivo che mira anche al rinnovo dei semafori presenti in città, all’implementazione dell’illuminazione in zone ancora oggi al buio e alla valorizzazione delle aree di pregio. «La manutenzione perenne a carico del privato e il risparmio energetico sono due fattori imprescindibili», spiega Poliseno. «Abbiamo poi inserito nel bando la possibilità di dotare Cassano di colonnine di ricarica per le auto elettriche e l’installazione dei cosiddetti pali intelligenti, dotati di wi fi, sensori e videosorveglianza. Ci aspettiamo dai privati una serie di proposte all’insegna della smart city».
Ma il privato come guadagna?
Sarà un investimento complessivo da qualche milione di euro e la domanda sorge spontanea: ma il privato come ci guadagna? Dal risparmio energetico, naturalmente. Il Comune, infatti, gli corrisponderà per l’intera durata dell’accordo (solitamente almeno dieci anni) quanto oggi spende – anzi una cifra leggermente inferiore – per la manutenzione e la riparazione dei lampioni e per la fornitura di energia elettrica. Ma i lampioni a led, oltre a fare molta più luce rispetto agli attuali, consumeranno dal 65 all’80 per cento in meno. Di conseguenza, prima l’operatore inizierà a lavorare, prima doterà la città di una rete efficientata e prima rientrerà dell’investimento fatto. Raggiunto il pareggio, il resto sarà tutto guadagno. Ecco perché l’amministrazione comunale, almeno su questo fronte, non teme intoppi. La parola alle buste l’11 giugno.