Galli di Confartigianato chiede al governo: “Più attenzione per le Pmi”

galli presidente confartigianato

VARESE – Galli, presidente di Confartigianato chiede al nuovo governo risposte concrete su impresa 4.0, welfare aziendale, semplificazioni burocratiche e normative, giustizia veloce e di prossimità, infrastrutture strategiche. Lo fa in un momento delicatissimo e strategico per il futuro del Paese e, di riflesso, per un territorio ancora non pienamente rientrato nei binari della ripresa, perché «le scelte che compirà il nascente Governo nel merito di quelli che riteniamo i pilastri del futuro potranno fare la differenza tra sviluppo e tracollo per molte Pmi». Davide Galli sceglie di guardare a un futuro Governo giallo-verde come a un interlocutore al quale affidare «per l’ennesima, e speriamo ultima volta, richieste e speranze di quell’immenso tessuto di piccole e medie imprese artigiane e industriali che negli ultimi anni sono finite spesso ai margini delle grandi scelte relative alle politiche del lavoro e di Impresa 4.0».

Prosegue ancora galli: «Spero, da imprenditore, in un deciso cambio di passo nella considerazione della reale composizione del tessuto imprenditoriale nazionale e spero in soluzioni veramente coraggiose nella risoluzione di problemi che rischiano di strangolare la ripresa delle Pmi». A cominciare dai processi di semplificazione degli adempimenti e delle norme che impongono ad aziende di medio-piccole dimensioni gimkane burocratiche inammissibili in un’epoca di competitività legata a doppio filo alla rapidità di reazione.

Galli poi rivolgendosi ai deputati e senatori dei due futuri partiti di governo eletti in provincia di Varese ricorda che tra le priorità figura anche la formazione 4.0 e il completamento – in un’ottica di maggiore attenzione alle reali esigenze delle imprese medio piccole – del piano nazionale Impresa 4.0: «Dopo un’iniezione di incentivi sostenuti da iper e superammortamento non possiamo fermare gli investimenti sulle competenze, anche alla luce del fatto che non sono ancora in vigore le regole per il credito di imposta per la formazione 4.0». Una retromarcia, «o qualunque altra forma di timidezza», trasformerebbe in una bolla l’ondata di acquisti di macchinari degli ultimi mesi.

Bene anche la dual tax – la versione di flat tax filtrata dalle maglie del contratto – che garantirebbe ossigeno alle Pmi: «Le imprese invocano una riforma della tassazione da anni e speriamo in un provvedimento netto e pensato a misura di tutte le dimensioni aziendali, in una prospettiva di grande attenzione al bilanciamento della medesima con le attuali agevolazioni o con i costi deducibili» aggiunge il presidente.

Non meno importante resta il capitolo grandi opere: «Non entro nel merito del Tav, ma di sicuro è per me strategico il Terzo Valico così come tutte le infrastrutture che consentiranno il collegamento tra Nord e Sud Europa, valorizzando aree il basso Varesotto e rendendole strategiche sia in chiave logistica che in quanto snodo dei corridoi del business».

Altra infrastruttura ad alto impatto resta Pedemontana: «Sono con il presidente Attilio Fontana, l’opera deve arrivare a conclusione, è necessario nel rispetto degli investimenti pubblici messi in campo sino ad oggi, nel rispetto dei territori già intercettati dall’autostrada e degli imprenditori che da anni chiedono competitività sull’asse Varese-Bergamo, superando l’imbuto di Milano» è la considerazione di Galli. E se tutta Pedemontana non si potesse realizzare, «almeno si faccia il possibile per completare le tratte più funzionali e, nel contempo, per agevolare le imprese disposte ad utilizzarla».

galli-presidente-confartigianato-MALPENSA24