La premessa è doverosa: l’Inter ha meritato di andare in Champions se non altro perché gli avversari si sono letteralmente suicidati. La Lazio ha concesso una marea di occasioni nell’ultimo mese, schiantandosi contro il muro di Crotone, in casa contro l’Atalanta e chiudendo in bellezza perdendo lo scontro diretto in casa. Anche un’Inter balbettante, sconfitta in casa due volte contro Juve e Sassuolo, si è saputa guadagnare la chance di conquistare l’ultimo posto utile per l’Europa più nobile. E non l’ha fallita. Certo, per la Lazio è stata una partita maledetta, dominata in lungo e in largo, facendo fare per ampi tratti all’Inter la figura della squadra disorganizzata, spaesata. Ma poi in pochi minuti la pazza Inter l’ha ribaltata approfittando delle amnesie clamorose di Strakosha e di De Vrij. Inzaghi si è ritrovato esattamente nella stessa condizione nella quale era cascato Spalletti con la Juve in casa: avanti 2-1 in inferiorità numerica. Anche Simone Inzaghi, anziché inserire l’attaccante ha sostituito Immobile con un difensore. Una follia che ha dato carica e consapevolezza a un’Inter in difficoltà clamorosa. In pochi minuti gara rovesciata e gol di Vecino di testa nell’aria piccola come Higuain a Milano. Gara riaperta alla grande dallo strafalcione sinergico del duo Strakosha-De Vrij: il portiere ha rilanciato sui piedi di Eder e l’olandese, futuro nerazzurro, si è schiantato con un intervento da karateka sulle gambe di Icardi. Rigore netto, polemiche a pioggia visto che Icardi e De Vrij saranno presto compagni alla Pinetina. Inzaghi non doveva farlo giocare. Non credo che abbia provocato un rigore appositamente per favorire la futura squadra, garantendosi un posto in Champions, ma metterlo in campo con la testa “sballottolata” da mille pensieri si è rivelato un azzardo da milioni di euro. Inzaghi avrebbe dovuto fare come Allegri che contro l’Inter aveva lasciato in panchina Asamoah in odore di nerazzurro. Esporlo in quel modo è stato brutto e controproducente. Inzaghi ci è cascato alla grande. Probabilmente andrà studiata una soluzione regolamentare nuova per trattare i parametri zero, ma intanto l’unica soluzione realistica era quella di spedire l’olandese in panchina evitando speculazioni e cattivi pensieri.