Premio “Capretti”, Nicolò Martinenghi torna a scuola e riceve le chiavi di Azzate

azzate premio nicolò martinenghi 01

AZZATE – «Non sono stato io a scegliere la rana, è stata la rana a scegliere me. Ed è stato Franco De Franco mettere in movimento il mio talento per questo stile». Nicolò Martinenghi, bronzo olimpico e oro europeo, è tornato ieri, venerdì 3 dicembre, nella sua Azzate in occasione del premio “Gianni Capretti” che il Comune attribuisce per meriti sportivi. Alla palestra delle scuole medie in via Colli è stato il campione azzurro a consegnarlo prima ai familiari di De Franco, suo primo allenatore recentemente scomparso, e quindi, come ringraziamento speciale, a Nicoletta Manenti, sua professoressa di educazione fisica, ricevendo poi dal sindaco Gianmario Bernasconi le chiavi della città.

azzate premio nicolò martinenghi 02

La passione per il nuoto

«Il professore De Franco non c’è più. Ma ha aspettato ad andarsene, per vederti cantare l’inno di Italia con le medaglie addosso», ha detto a Martinenghi il primo cittadino dopo avergli conferito il riconoscimento. Per il ranista «è stata un’emozione indescrivibile. Ho lavorato sei anni per cinquantotto secondi: esserci stato al cento per cento, per un solo momento, quando serviva. E ho vissuto la gioia di sapere che in quel momento tutti i sacrifici erano stati ripagati».
La passione per il nuoto, per Nicolò che giocava a basket, è nata dopo la decisione presa con un amico d’infanzia di imparare ciascuno lo sport praticato dall’altro, così da trascorrere più tempo insieme: «Mi ha colpito l’aspetto meritocratico: se in una partita giocavo male magari la squadra poteva vincere ugualmente ed erano contenti tutti, oppure potevo farla benissimo e poi perdevamo comunque. Nel nuoto, invece, è solo mia la responsabilità se vado bene o male».

azzate premio nicolò martinenghi 03

Atleta e studente

Manenti ha ricordato come il suo ex allievo, che cinque anni fa è stato il primo a ricevere il premio “Capretti”, dimostrasse un talento fuori dal comune: «Nel progetto “Conoscersi”, che si basava su tabelle in decimi, Nicolò prendeva sempre il voto più alto, fino a superare i loro valori; tanto che ho dovuto dargli “11” come valutazione. Ha inoltre stabilito qui un record del salto in lungo che finora solo suo fratello Jacopo è riuscito a eguagliare». A riguardo Martinenghi ha aggiunto: «Mi piacevano molto la matematica e la storia. Ma non ho mai pensato a primeggiare o a prendere il voto migliore, bensì a mettermi d’impegno». Come ha sottolineato riguardo alle difficoltà di far convivere scuola e sport, «si potevano fare entrambe le cose, ma ci voleva un occhio di riguardo: per un ragazzo di undici-tredici anni è importante. Mi è stato infatti permesso di entrare due ore dopo per sostenere gli allenamenti. E gli insegnanti non mi hanno mai chiesto il dieci, ma un impegno costante: per me questo percorso, da atleta e studente, è stato fondamentale».

azzate premio nicolò martinenghi 04

L’esempio di Federica Pellegrini

Dialogando con i giornalisti Antonio Triveri e Roberta Bertolini e rispondendo alle domande del pubblico, l’azzurro ha approfondito vari aspetti della sua vita di atleta, dalla preparazione per i Mondiali in vasca corta ad Abu Dhabi alla questione del doping: «Non fa parte del mio pensiero: non riesci neanche a goderti pienamente i risultati ottenuti». E nell’allenamento, al di là delle ore passate in vasca o in palestra, «c’è anche tutto quello che sta dietro»; alle Olimpiadi il primo pensiero è stato quindi per le persone che lo hanno supportato: «Vedo tanti manifesti con scritto “Grazie Tete” ma sono io che ringrazio, perché tutto questo non l’ho fatto da solo». Un esempio da seguire è stata Federica Pellegrini, «la nostra carta a favore: ha tenuto unita una Nazionale che, quanto a età, andava dai diciotto ai trentadue anni. Il nuoto è sì uno sport individuale, ma dentro ha tanti elementi di squadra. Lei ha saputo renderla coesa: una lezione che ricorderò sempre».

azzate premio nicolò martinenghi 05

Tete alla scuola primaria

La prima parte della giornata ha visto l’atleta incontrare gli alunni della scuola primaria: «Questa mattina i bambini erano come impazziti di gioia e correvano a fargli firmare medaglie», ha raccontato la vicesindaco Simona Barbarito, presente con l’assessore Giovanni Rocca e il consiglio comunale dei ragazzi all’evento organizzato con l’associazione Insieme per la Scuola e la Pro Loco, guidate rispettivamente da Pierpaolo di Murro e Nicola Tucci. «Si respirava un clima molto bello, energia positiva allo stato puro: Nicolò, disponibile a tutte le loro richieste, si è rivelato una persona speciale sotto tutti i punti di vista».
«Ovunque vai nel mondo, non dimenticare mai che sei azzatese» è stata la parola d’ordine nella palestra che, dopo aver ospitato tra gli applausi del pubblico le proiezioni con le foto degli anni della scuola e i filmati con le vittorie, ha visto “Tete” ricevere la premiazione “fuori programma” del medagliere realizzato dagli studenti .

Nuoto, Castiglioni-Martinenghi: oro e argento agli Assoluti

azzate premio nicolò martinenghi – MALPENSA24