Busto, l’assessore Loschiavo: «Troppe multe? Servirebbe maggior senso civico»

BUSTO ARSIZIO – Non piove acqua, bensì multe. A raffica. E sui social, di commento in commento, si può raccogliere anche un’ampia casistica di “parcheggio alternativo”, si scatena il finimondo contro l’attività sanzionatoria degli agenti di polizia locale. Rei, secondo i multati (e non), di elevare con troppo zelo la sanzione con l’obiettivo di fare cassa.

«Però – interviene l’assessore alla Sicurezza e Mobilità Salvatore Loschiavo – leggo di una moto parcheggiata sotto i portici, di una “messa” sul marciapiede, di posteggi anche in doppia fila e in curva. Insomma, direi che più che per le sanzioni, bisognerebbe lamentarsi della mancanza di senso civico».

Tante multe? Altrettante infrazioni

Loschiavo non ha problemi ad ammettere che la contravvenzione è «piuttosto fastidiosa» per chi se la ritrova appioppata. Ma in maniera ferma dice: «Se non ci fossero violazioni, alla voce multe ci sarebbe uno zero. Invece, girando per la città vedo situazioni che inevitabilmente vanno sanzionate. Vi parlo di mezzi che a volte ostruiscono i passaggi dedicati ai disabili in carrozzina. O parcheggi che rappresentano un pericolo. Insomma ci si lamenta delle multe, ma non di chi compie queste infrazioni, mancando di rispetto agli altri e creando una serie di pericoli».

Fare casse

Quando parli di multe, automatico, parte il ritornello: “Le fanno per fare cassa”. «Non posso negare che le contravvenzioni portano soldi al Comune – dice Loschiavo – ma se davvero la salute economica di un’amministrazione si deve basare sugli introiti delle sanzione, forse sarebbe meglio dichiarare subito il fallimento».

Ovvero? «Non è quello il principio – continua l’assessore – spesso girando a piedi mi fermo a osservare l’attività degli agenti di polizia locale. Non è che arrivano e multano senza fare prima una serie di valutazioni e controlli. Se ci si trova davanti a un furgone, ad esempio, è chiaro che si tratta di una persona al lavoro. E qualora il mezzo fosse fuori posto, ma non in posizione pericolosa, gli uomini in divisa cercano prima di capire dov’è il proprietario».

Insomma Loschiavo smentisce l’immagine degli agenti bustocchi dalla sanzione facile: «L’ho detto qualche tempo fa e lo ribadisco – conclude – abbiamo messo in campo i progetti di sicurezza stradale con l’obiettivo di prevenire, ma anche con l’elevata ambizione di arrivare a zero multe. Mi rendo conto che sto parlando di un traguardo impossibile da raggiungere. Posso assicurare però che da parte della polizia locale e dell’amministrazione non c’è alcuna volontà di accanimento».