Da Caos 200 visiere all’ospedale di Busto. Patrini: «La solidarietà va a sistema»

busto caos visiere ospedale

BUSTO ARSIZIO – Duecento visiere protettive in policarbonato certificate. A tutela della salute dei professionisti sanitari degli Ospedali Asst Valle Olona, impegnati nella lotta alla pandemia. L’associazione CAOS (Centro ascolto operate al seno – onlus), presieduta da Adele Patrini, le ha consegnate oggi, mercoledì 16 dicembre, in Direzione Generale all’Ospedale di Busto Arsizio.

Saper fare, saper donare

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Ad accogliere la donazione erano presenti il direttore generale Eugenio Porfido e il direttore sociosanitario Marino Dell’Acqua. Patrini, recentemente insignita dell’alta onorificenza di Regione Lombardia con il “Premio Rosa Camuna 2020” per l’impegno in campo oncologico, afferma: «Quando il territorio investe in solidarietà nasce un’accoppiata vincente per combattere la paura, soprattutto in epoca Covid-19. Noi crediamo nei valori del “saper fare” e del “saper donare”, intesi come agire in un’ottica solidale, e interpretiamo i nostri Ospedali come patrimonio della comunità stessa».

Il sostegno di CAOS

Ma anche in epoca pre-Covid, CAOS non ha mai fatto mancare il suo sostegno all’Asst Valle Olona. La onlus è infatti parte integrante del Team multidisciplinare di Senologia dell’azienda e, attraverso un Centro di ascolto presente nella Breast Unit, supporta la paziente e la sua famiglia, organizzando anche percorsi di umanizzazione e contribuendo all’eccellenza sanitaria con donazioni e borse di studio.

Sinergia tra ospedale e territorio

«La sinergia tra Ospedale e territorio è la strategia vincente, soprattutto in questo tempo di pandemia, finalizzata a portare un contributo di qualità al concetto di “salute”, inteso come bene comune – riprende Patrini, accompagnata dalle volontarie Licia De Girolamo e Luisella Carini -. La rete di volontari che si stringe intorno all’Ospedale, nell’intento di rispondere ai suoi bisogni, costruisce il welfare-community: il territorio si attiva e la solidarietà “va a sistema”. Questo approccio culturale, etico e sociale, integrato con clinica, umanizzazione e ricerca, nella logica di una “presa in cura” della persona e non della malattia, è la vera sfida della nostra era. In un momento storico, quando lo smarrimento rischia di prendere il sopravvento, questa donazione porta con sé qualcosa di estremamente significativo che ha uno scopo ben preciso: rassicurare le persone che la comunità e gli Ospedali fanno sinergia e sono attivi, appassionati e creativi.  Guardiamo avanti con fiducia perché non siamo soli».

Vicini a pazienti e operatori

Afferma il direttore sociosanitario, Marino Dell’Acqua:  «Ancora una volta l’associazione CAOS dimostra vicinanza a questa azienda, ai nostri pazienti e soprattutto ai nostri operatori. Un particolare ringraziamento alla dottoressa Patrini perché in questo particolare momento di emergenza, dove le associazioni di volontariato hanno subito una pausa forzata, non ha mai fatto mancare la sua presenza, con la grande attenzione e la particolare passione che la contraddistingue».

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