A Busto la farmacia oncologica è punto di riferimento per pazienti e famigliari

busto farmacia oncologica mai paura

BUSTO ARSIZIO – «Informare, supportare, prevenire e curare. Mettere in pratica queste azioni significa includere. Insomma inclusione, quando si parla di servizi sociali, non è solo distribuzione di contributi». Con queste parole l’assessore all’Inclusione Miriam Arabini questa mattina ha presentato il progetto “Mai paura. La Farmacia oncologica”.

“Mai paura”, iniziativa patrocinata dal Comune di Busto Arsizio, ha come obiettivo quello di aiutare i pazienti oncologici e le loro famiglie nel duro percorso della malattia. In città le farmacie oncologiche al momento sono due: la Consolaro e la farmacia Bossi, guidata da Emanuela Bossi, che con il suo team ha dato vita a questo progetto, che prevede anche una serie di incontri sul tema. Il progetto verrà presentato mercoledì 30 gennaio alle ore 18.30 nella sala Tramogge dei Molini Marzoli: una tavola rotonda sulle tematiche della patologia oncologica.

«Ho voluto sostenere con convinzione questa progettualità poiché si tratta di una concreta iniziativa di inclusione – ha spiegato Miriam Arabini – Mai paura è un progetto che la farmacia Bossi ha elaborato nel cinquantesimo anno della sua fondazione ed è dedicato a tutti i malati oncologici». L’obiettivo è dare una corretta informazione sulla malattia, ma anche sul come affrontarla. E in tal senso sono stati pensati i cinque appuntamenti aperti al pubblico che si terranno da febbraio a maggio, con cadenza mensile. Il primo, in programma il 21 febbraio è dedicato alla prevenzione.

«Mai paura nasce dall’esigenza di essere preparati professionalmente a umanamente a supportare e aiutare il paziente oncologico e i sui cari – ha spiegato Emanuela Bossi – per questo abbiamo sostenuto una specializzazione che ci permette di seguire in modo pratico il paziente». Ciò significa che per diventare farmacia oncologica è necessario specializzarsi. E offrire una serie di servizi quali ad esempio: la corsia preferenziale e un desk dedicato, lo sportello di ascolto settimanale, uno spazio di accoglienza riservato e la consegna dei farmaci a domicilio. La campagna di informazione dell’iniziativa è seguita con un progetto di alternanza scuola – lavoro dagli studenti dell’Acof.

«L’auspicio – ha concluso Miriam Arabini – è che anche altre farmacie cittadine decidano di diventare un punto di riferimento per i pazienti oncologici così da allargare la rete di supporto a chi si trova ad affrontare questa difficile sfida».

Gli incontri

21 febbraio, ore 18.30 L’importanza della prevenzione nella lotta alla patologia

14 marzo ore 18.30 Le metodologie per accompagnare il paziente

11 aprile ore 18.30 L’importanza del volersi bene

9 maggio ore 18.3o Un aiuto fondamentale: le associazioni e il loro lavoro sul territorio

Tutti gli incontri si terranno all’Atelier Biotè, in piazza XIV aprile a Busto Arsizio.

busto farmacia oncologica – MALPENSA24