Il Red Carpet di Volandia per il “Volo il Rosa”. Due borse di studio per donne pilota di aerei

MALPENSA – In 200 sul Red Carpet di Volandia per l’ormai tradizionale appuntamento con il gala Volo in Rosa, giunto alla sua sesta edizione. Ed è diventata un’abitudine anche quella di “raddoppiare” le borse di studio per le giovani che sognano di diventare pilota: oltre alla prima classificata Nirmani Rajawasala, studentessa di fisica ventenne originaria dello Sri Lanka, che si è aggiudicata 5000 euro per i suoi studi, ha infatti ricevuto un assegno da 2000 euro anche Ilaria Cavazzini, seconda in graduatoria, che ha scoperto la passione per il volo da bambina proprio dopo una visita al museo di Volandia.

Nirmani e Ilaria

Per Nirmani è stato amore a prima vista quello con gli aerei, da quando, a 10 anni, dovendo partire da sola per lo Sri Lanka, paese natale dei genitori, fu ospitata in cabina di pilotaggio e decise che quello sarebbe stato il suo futuro. Diplomata in un istituto tecnico aindirizzo trasporti e logistica con opzione conduzione del mezzo aereo, si è poi iscritta a fisica alla maturità, ma ora grazie alla borsa di studio “Castiglioni” di Volandia potrà diventare pilota di linea. Per Ilaria invece è stato un lungo corteggiamento: dopo la visita al museo di Volandia in tenera età, ha sviluppato la sua curiosità per il mondo del volo tra libri e video, per poi ricevere in regalo dai suoi genitori un volo su un piccolo aereo di aviazione generale, dove ha definitivamente capito che quella sarebbe stata la sua strada. Così dopo il diploma ha conseguito la licenza di pilota privato su idrovolanti, ma adesso punta al brevetto per intraprendere la carriera vera e propria.

La serata

Un successo anche quest’anno la “festa” tutta al femminile, dedicata proprio alle giovani ragazze che sognano di avvicinarsi al mondo dell’aeronautica e spiccare un giorno il volo, come pilota. Un sogno che ha mosso i primi passi con Carlo Castiglioni a cui il premio è intitolato e che Volandia, insieme ad Air Vergiate e con la collaborazione di Mobilità e ITS Academy, ha continuato a portare avanti nella sua memoria, per dare un contributo concreto alla preparazione delle future donne pilota. Dalla sua prima edizione ad oggi sono una decina le ragazze che sono riuscite a intraprendere il percorso per conseguire il brevetto di volo, proprio grazie alla borsa di studio “Volo in Rosa”, a partire delle vincitrici della prima edizione che hanno già conseguito il brevetto commerciale.

Le autorità

Tra i 200 presenti anche il Generale Silvano Frigerio al comando della Scuole dell’Aeronautica Militare e il Generale di Divisione Aerea Francesco Vestito, oltre a Paolo Cappello, Direttore Advanced Air Mobility Business Unit di SEA, che ha presentato il progetto Urban Air Mobility, e al Ceo di Jetson, Stephan D’haene, che ha svelato le avveniristiche linee del Jetson One, un quadricottero elettrico monoposto con pilota che non si esclude possa rappresentare il futuro della mobilità urbana. Sul palco anche i partner dell’iniziativa sul fronte della formazione, il presidente di Air Vergiate Claudio Tovaglieri e il presidente di ITS Mobilità Angelo Candiani. Tra le autorità la vicepresidente della Provincia di Varese Valentina Verga, il sindaco di Lonate Pozzolo Elena Carraro, l’assessore di Somma Lombardo Francesco Calò e l’assessore di Busto Arsizio Giorgio Mariani.

“Esaudiamo i sogni”

“Una grande soddisfazione per Volandia, un museo che non dimentica mai di avere anche una funzione sociale e culturale. Ed è proprio in quest’ottica – spiega Marco Reguzzoni, presidente di Volandia – che insieme all’amico Castiglioni pensammo a una serata speciale, che permettesse a ragazze con il sogno del volo, di trasformarlo in realtà, grazie a una borsa di studio. È bello vedere che dopo tanti anni continuiamo ad essere in molti a condividere questo appuntamento”. Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana ha inviato un videomessaggio di saluto: “Volo in Rosa è un’occasione per ribadire che Volandia è un’eccellenza del nostro territorio, un luogo in cui la storia, la cultura e il ‘saper fare lombardo’ incontrano l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. È una vera e propria finestra che si affaccia sul futuro della Lombardia e, per questo, luogo ideale per realizzare i propri sogni”. Tanto che ha invitato le vincitrici delle due borse di studio a “non ponete limiti alle vostre ambizioni!”.

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