CASTELLANZA – «Siamo pronti a presentare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Mirella Cerini». Le dimissioni dell’amministratore unico di Castellanza Servizi Patrimonio e soprattutto l’indagine in corso sulla partecipata possono essere considerate le gocce che hanno fatto traboccare il vaso delle minoranze che dall’inizio del mandato hanno sempre avuto un rapporto teso e conflittuale con la maggioranza di governo e con il primo cittadino.
L’azione annunciata dalle minoranze deve avere anche il supporto dei numeri. Che a conti fatti e a opposizioni compatte, mancano comunque. E i consiglieri che hanno annunciato la sfiducia lo sanno. Ma è chiaro che puntano sul valore politico dell’iniziativa. «Perché – spiegano Michele Palazzo, Paolo Colombo, Angelo Soragni e Mino Caputo – a palazzo Brambilla c’è assoluta mancanza di trasparenza. Noi consiglieri di minoranza non veniamo coinvolti su nulla. Il sindaco ci tiene all’oscuro di tutto, oltre a non ascoltare i nostri suggerimenti. Questa situazione non può andare avanti».
E ancora: «Le ultime vicende sono di una gravità assoluta – dicono – si dimette l’amministratore della partecipata e noi lo veniamo a sapere dopo un mese e nemmeno dal sindaco Cerini. Non solo. Qualche giorno fa la guardia di finanza va alla Castellanza Servizi e Patrimonio e sequestra una serie di documenti e anche in questo caso non veniamo ne informati ne avvisati. Così non si può andare avanti».