Federici è uscita dal carcere. Ha patteggiato quattro anni e sei mesi

Federici cassano patteggiato

CASSANO MAGNAGO – Stefania Federici ha patteggiato davanti al gup Nicoletta Guerrero una pena di quattro anni e sei mesi. Una scelta, quella di evitare il dibattimento, che le ha consentito di lasciare immediatamente il carcere di Como, dove si trovava reclusa dal 28 febbraio scorso, giorno in cui venne arrestata con l’accusa di peculato e abuso di ufficio. L’ex assessore ai Servizi Sociali, volto noto della politica locale a tal punto che la Lega la candidò a sindaco nel 2012, finirà dunque di scontare la pena concordata con il pm Francesca Parola ai domiciliari.

Rubava ai più deboli

Federici era amministratrice di sostegno per conto di 60 persone, su nomina del tribunale di Busto Arsizio. Abusando del suo ruolo, ha derubato molti tra i soggetti deboli sotto la sua tutela, attingendo dai loro conti. Prima soltanto piccole somme, ma poi la situazione le sfuggì di mano, così come il gioco d’azzardo diventato per lei una vera e propria ossessione. Si fece sottoscrivere una polizza vita a suo favore e cominciò persino a sottrarre oggetti di valore, in particolare quadri e gioielli. Non a caso, la finanza e i carabinieri trovarono nascosti lo scorso maggio, all’interno della cappella di famiglia dell’ex assessore leghista, numerosi monili (e anche dei timbri del tribunale).

Restituito il maltolto

Il patteggiamento era condizionato alla restituzione del maltolto. Gli inquirenti trovarono oltre 500mila euro, tra contanti occultati in casa e soldi depositati in vari conti correnti, restituiti agli anziani derubati e a un erede di un soggetto nel frattempo deceduto. Allo Stato sono andati invece i beni di non pronta liquidità, ovvero l’abitazione, i quadri e i gioielli. E’stata assegnata alla guardia di finanza di Gallarate l’auto che Federici aveva comprato a inizio anno.

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