Gallarate, botte e minacce alla ex. Un’altra denuncia per lo straniero che la speronò in auto

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GALLARATE – Atti violenti e persecutori nei confronti della ex compagna. Al termine di una articolata indagine la Polizia Locale di Gallarate ha denunciato uno straniero. La donna che ha sporto denuncia al comando di via Ferraris ha raccontato di essere stata portata all’esasperazione dalla gelosia dell’uomo, che in più circostanze l’avrebbe picchiata, accusandola falsamente di averlo tradito con dei colleghi di lavoro. Meno di un mese fa era già stato arrestato quando la speronò in auto in viale Milano.

Un aborto voluto 

Il perdurare della situazione e la decisione della ragazza di troncare la relazione, ha portato l’indagato ad attuare un disegno persecutorio fatto di pedinamenti ed iniziative volte a condizionare la vita della vittima; in una circostanza addirittura le avrebbe impedito di rientrare in casa, costringendola a dormire in auto nonostante le rigide temperature invernali. A seguito dell’atteggiamento violento del proprio ex, la ragazza, rimasta incinta, avrebbe addirittura deciso di abortire. Al fine di allontanarsi definitivamente dal proprio persecutore, la giovane ha riferito di aver cambiato più volte residenza e di aver lasciato un impiego a tempo indeterminato in un’azienda in provincia di Milano nella quale lavorava anche l’uomo. 

Insulti in auto

Tali tentativi di liberarsi definitivamente dello stalker, pur tuttavia, a detta della vittima sono risultati vani, poiché l’uomo è sempre riuscito a rintracciarla nei pressi delle abitazioni nelle quali ha cercato riparo o nei luoghi di lavoro ove saltuariamente ha trovato occupazione. La donna ha anche riferito come in una circostanza, incontrato l’ex fidanzato vicino alla propria auto lasciata in sosta su strada, sia stata costretta a farlo salire a bordo salvo poi essere minacciata e ricoperta di insulti durante il tragitto verso casa. 

Una vita impossibile

Un crescendo di violenze fisiche, minacce e insulti con appostamenti ad ogni ora del giorno e della notte, che hanno reso impossibile la vita della donna, la quale al culmine dell’ennesimo episodio, avvenuto a pochi metri dal Comando, ha trovato il coraggio di rivolgersi alla polizia locale. E’ stata la sua salvezza.
La giovane vittima, terrorizzata dalle urla e dagli insulti dell’ex, ha chiesto l’intervento degli agenti presenti in sede che, dopo averla tranquillizzata, hanno avviato le indagini. Diversi gli episodi denunciati per i quali gli inquirenti hanno raccolto importanti riscontri, quali ad esempio messaggi minatori inviati sul cellulare della malcapitata. Al fine di offrire alla giovane un sostegno psicologico concreto, gli Agenti oltre a svolgere le investigazioni, hanno messo in contatto la ragazza con il centro territoriale antiviolenza Eva onlus il cui sportello da diversi anni è operativo nello stesso edificio ove ha sede il Comando della Polizia Locale, con lo scopo di fornire in un ambiente protetto assistenza alle vittime di violenze.
Al termine degli accertamenti di polizia giudiziaria l’uomo (già gravato da precedenti per delitti contro la persona e resistenza a pubblico ufficiale) è stato denunciato per atti persecutori. L’indagato alcune settimane fa era stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato intervenuta su richiesta della donna, al culmine dell’ennesima iniziativa persecutoria durante la quale, in piena notte, aveva speronato l’auto della vittima e opposto resistenza agli agenti intervenuti. 

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