Gianluca Rossi applaude la società: “Hanno fatto bene a togliere la fascia a Icardi”

Gian Luca Rossi, il noto opinionista sportivo televisivo di fede nerazzurra, ha accolto con soddisfazione la decisione della società di togliere la fascia di capitano dal braccio di Maurito Icardi. Una decisione molto forte, clamorosa, che sta dividendo il mondo interista. Il giornalista sportivo di Telelombardia in tempi non sospetti aveva chiesto di rimuovere la fascia affidandola proprio ad Handanovic. “Lui è perfetto – dice Rossi – è muto dalla nascita, così almeno evitiamo di sentire sciocchezze da qui a giugno. A fine gennaio, dopo le ultime uscite pubbliche di Wanda Nara, dissi che a mio avviso la decisione giusta sarebbe stata quella di affidare la fascia di capitano a un altro giocatore. In fin dei conti – ha aggiunto – non è una roba per cui stare allegri: è una sconfitta totale per tutti, ma a malincuore bisogna dire che la società ha fatto bene. So benissimo che si sta parlando di un centravanti fortissimo, ma non possiamo continuare a stare sotto scacco. Ma poi anche Brozovic che mette mi piace alla notizia del cambio di capitano. Dico, ma perchè non ti fai i fatti tuoi. All’Inter c’è davvero la sfida a chi è il meno professionale”.

Brava la società a dare un segnale forte

Rossi plaude a Marotta e alla società per il segnale forte dato nelle ultime ore: “Il capitano è una figura importante: deve unire, non dividere. E invece attraverso la moglie Wanda non ha fatto altro che aumentare la confusione. Io non voglio che Icardi resti in panchina: sarebbe una scelta masochistica, oltre che sbagliata. Ma non voglio che sia il capitano della nostra Inter. Lui deve giocare e fare tanti gol. Se si mette di traverso e inizia a fare flanella è la dimostrazione che l’Inter non gli interessava e allora non avrò alcun tipo di rimpianto quando se ne andrà. Se invece darà tutto per la maglia, fa gol, vuol dire che ha amato la causa e che all’Inter ci tiene per davvero. Ma ribadisco: quando sei costretto a punire il più forte per dare un segnale a tutti gli altri vuol dire che qualcosa non ha funzionato”.

Occhio agli esponenti del partito dell’Unione Wandisti combattenti

A giugno è probabile che Icardi venga ceduto: “Non credo però – spiega Rossi – che questa situazione possa influire sul valore di mercato del giocatore. Un conto è il campo, un altro è l’extracampo. In un’altra società l’extra non sarebbe mai finito in campo: noi non ci siamo riusciti, questo è evidente, altrimenti non saremmo arrivati in questa situazione. Complimenti alla società che ha fatto una scelta che condivido: non possiamo dipendere dalla crisi isterica di una moglie procuratrice. Già adesso mi par di sentire gli strali degli esponenti del partito dell’Unione Wandisti Combattenti: ci ripeteranno che presto moriremo tutti e io dico: va bene, buon Dio, ma almeno moriremo liberi”.

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