Lombardia, 100 milioni per tagliare le liste d’attesa e 100 di investimenti (6 a Varese)

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MILANO – Doppio maxi-stanziamento da 100 milioni di euro da Regione Lombardia: per ridurre le liste d’attesa causate dall’emergenza Covid arriveranno 50 milioni per la sanità pubblica e 50 per quella privata, altri 100 milioni serviranno a potenziare strutture, macchinari e tecnologie ma soprattutto ad avviare le case di comunità e gli ospedali di comunità, le nuove strutture di sanità territoriale previste dalla riforma della Legge 23. Lo ha deliberato oggi, 2 agosto, la giunta regionale della Lombardia guidata da Attilio Fontana.

100 milioni per tagliare le liste d’attesa

L’obiettivo è di «incentivare la piena ripresa della quotidiana attività ospedaliera e, attraverso le opportunità della tecnologia, avere una ricaduta positiva anche sulle liste d’attesa». Lo stanziamento approvato, proposto dalla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, è stato reso possibile grazie ai risparmi di gestione dell’anno 2020 che consentono nuovi investimenti nella rete dei servizi. «Le minori pressioni sui ricoveri ospedalieri e sulle terapie intensive causa Covid – chiarisce Letizia Moratti – ci permettono di programmare in maniera strategica il piano di ripresa per il secondo semestre 2021. Anche se va rimarcato che da un’indagine di Agenas sui dati 2020 rispetto al 2019, la Lombardia nel periodo pandemico ha avuto le migliori performance nei ricoveri urgenti. In modo particolare, va sottolineato che per la Chirurgia oncologica l’attività è stata mantenuta costante durante la pandemia su tutto il territorio, sia nelle strutture pubbliche che in quelle private accreditate».

100 milioni per la sanità territoriale

Altri 100 milioni di euro sono stati destinati al piano straordinario di investimenti in sanità in Regione Lombardia, di cui 43 destinati alla creazione e all’avvio in tutte le provincie lombarde delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità. «È il primo passo che ha come obiettivo la valorizzazione della medicina territoriale e di prossimità – spiega la vicepresidente e assessore al Welfare – attraverso il potenziamento e miglioramento di strutture, macchinari e tecnologie, e offerta di servizi. Un passo importante anche perché tutti gli investimenti sulle tecnologie contribuiranno a ridurre le liste d’attesa». Nello specifico, 6 milioni di interventi di adeguamento normativo; 6,5 milioni per il potenziamento tecnologico; 10 milioni di interventi per la rete dei servizi psichiatrici, 11 milioni per il completamento di Niguarda; 2 milioni per l’avvio della realizzazione del Centro per studio e prevenzione delle malattie infettive; 21 milioni come primo cofinanziamento degli interventi del piano di edilizia sanitaria da 1,35 miliardi di euro. Nella suddivisione per province, a Varese spetta una fetta da 5,86 milioni di euro, quarta provincia beneficiaria dopo Milano (26,5 milioni), Monza e Brescia.

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