Da Manu Chao ai Lagwagon: 116 band contro il Covid per l’ospedale di Legnano

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LEGNANO – Dal reggae di Manu Chao e Rude alla darkwave dei Vidi Aquam, passando per l’hardcore melodico dei 7Years insieme a Joey Cape e tanto punk rock: sono oltre cento le band che hanno contattato Out of Control, agenzia di concerti ed etichetta indipendente di Magenta, per partecipare a “Music against virus”. I ricavi della compilation, che è possibile scaricare da Bandcamp per due euro, aiuteranno gli ospedali di Legnano, Cuggiono, Magenta e Abbiategrasso nella lotta al Covid-19.

Nonostante tutto la musica c’è

«In questo momento siamo tutti un po’ più fermi, abbiamo dovuto sospendere e rinviare molti appuntamenti. Volevamo però dare un segno: nonostante tutto la musica c’è e, oltre a offrire il piacere dell’ascolto, può essere un veicolo per fare del bene», ha spiegato Marco Oldani, fondatore della label. «Progettavamo di fare qualcosa per Magenta, la nostra zona: abbiamo pensato che “Stop al coronavirus!”, raccolta per l’Asst Ovest Milanese, fosse l’ideale. Il piano era mettere un annuncio e vedere chi avrebbe risposto: solo che è scoppiato il caos, in pochi giorni ci siamo trovati con oltre cento gruppi interessati. All’inizio volevamo limitarci a quelli locali ma poi abbiamo deciso di non escludere nessuno. Anche perché non sono solo arrivati da tutta Italia, ma anche da altri Paesi come Brasile e Stati Uniti; il bello è che ci sono tanti generi, si spazia dal cantautore alla band hardcore».

L’adesione in massa del Toscana Punkrock

«Hanno partecipato molte formazioni delle quali conoscevo solo il nome o addirittura neanche quello, e magari con generi musicali che non ascolto, ma dovevano esserci anche loro. Quindi c’è veramente di tutto: bisogna ringraziare i gruppi perché ci hanno messo tutto il loro cuore, alla fine non ho dovuto far niente se non mettere insieme la cosa. Il tutto si è mosso da solo e continua a farlo bene, da fine marzo a oggi abbiamo raccolto 1100 euro». Una volta il Virus di Milano era il principale punto di aggregazione per i punk, oggi contro il Covid-19 si uniscono nomi come Rappresaglia, Crummy Stuff, Chromosomes, Meat For Dogs, Jilted, Viboras, No More Lies, Seed’n’Feed, Discomostro e Plakkaggio. «Ci sono tanti gruppi appartenenti a un circuito particolarmente attivo, quello del Toscana Punkrock, che hanno aderito in massa», ha sottolineato Oldani. «Sono amici e hanno organizzato un’iniziativa simile nella loro regione, dando vita al relativo scambio di contatti e collaborazioni che ha coinvolto anche Joey Cape dei Lagwagon».

Dare man forte alla scena combat italiana

Come ha raccontato il titolare di Out of Control, la sua etichetta è nata dalla volontà di dare man forte alla scena combat italiana: «Attraverso l’esperienza accumulata in oltre quindici anni di musica punk, ho deciso di dare vita a una label indipendente che si occupasse anche di booking e organizzazione di eventi, per promuovere un tipo di musica antifascista e antirazzista: ormai esiste da una decina d’anni, con una gamma che va da punk rock e folk a rock classico e indie. Parallelamente sono state avviate la produzione di alcune band della zona e la vendita online di dischi su varie piattaforme come Discogs; c’è anche musica più commerciale, noi però cerchiamo di restare su quella indipendente, che ha bisogno di avere maggiore visibilità. Siamo specializzati nel genere combat, che può andare dal rock, come per esempio Cisco dei Modena City Ramblers, al punk hardcore, specialmente italiano o californiano; tutto gira intorno a queste band perché, organizzando concerti, entriamo in contatto con diverse distribuzioni americane o europee e diventa più facile avere materiale raro».

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