Comicità e magia, da Cardano Massimo Contati conquista “Tú Sí Que Vales”

massimo contati tu vales

GALLARATE – «Devo a Maria De Filippi la mia popolarità: ora il sogno è arrivare a condurre un programma tutto mio». Sono queste le parole di Massimo Contati, artista di Cardano al Campo che con un mix tra comicità e magia ha conquistato il pubblico di Tú Sí Que Vales. L’ultima è stata sabato 17 ottobre. «Sono un comico. Ma fin da bambino ho sempre avuto una passione per la magia: l’ ho studiata a fondo e cerco sempre di migliorarmi».

«In realtà ero un semplice cliente»

«Sono nato a Milano e sono cresciuto nel quartiere della Bovisa che negli anni Ottanta, prima di ospitare l’Università, era un’area di periferia con molta delinquenza. A metà anni Novanta mi sono trasferito in provincia e da allora mi divido tra Gallarate e Cardano al Campo», ha raccontato Max. «La mia carriera nel mondo dello spettacolo è iniziata in quel momento, in un villaggio in Grecia: mi mettevo nella hall a fare battute e a raccontare barzellette, intrattenendo i presenti. Il mattino dopo venivano a chiedermi che cosa avrebbe previsto alla sera il programma di animazione: in realtà ero un semplice cliente. Il fatto è che il loro vero animatore, Maurizio Toscano, era di Busto. «Tu devi fare cabaret, sei portato», venne a dirmi. «Quando torno in Italia ti chiamo».

L’incontro con i Fichi d’India

«Ho così cominciato a fare le prime esibizioni. Dal momento che praticavo basket a livello agonistico, incontrai anche Bruno Arena dei Fichi d’India, che all’epoca allenava le giovanili del Casorate Sempione. Mi invitò a esibirmi all’Arlecchino di Vedano: si trattava di salire sul palco di fronte a cinquecento persone». La durata prevista del numero, tra battute e un gioco di prestigio, era di soli cinque minuti, «ma fu un bel successo. Da lì in poi sono stato richiesto dai Fichi perché aprissi per loro: sono stati un po’ i miei padrini, è così che ho avviato il mio percorso di comico. Sono seguiti tanti locali, teatri, convention per poi approdare a trasmissioni come Cultura Moderna, Italia’s Got Talent, Tú Sí Que Vales, Los Locos, Brava con Roberta Capua fino a I Soliti Ignoti di Amadeus».

Gli show di Fiorello

Apparire in televisione non sarebbe stato possibile senza la lunga gavetta fatta prima: «Non ti regala niente nessuno, quando si arriva avviene perché c’è stato tanto lavoro e sudore dietro. Ora il sogno è presentare un mio programma, che naturalmente corrisponda alle mie corde: quindi leggero, con gli show che conduce Fiorello come punto di riferimento». E continua lo studio della magia: «Anche se nei miei numeri, anche i più complessi, sale più all’attenzione l’aspetto della comicità: succede perché nasco fondamentalmente come intrattenitore, lo spiritoso del gruppo. Però mi sto portando dietro un mago serio, Ale Bellotto: vicecampione italiano di illusionismo, è cresciuto guardandomi sul palco del Caffè Teatro».

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