“Quanto dura il tuo Carnevale?” La provocazione web di Teatrando

BUSTO ARSIZIO – “C’è chi danza e chi canta/Siamo gli angeli/Vogliamo vendetta, cherie cherie/Per questo inferno“. Sono le note di “Paname”, storica canzone dei Lifiba, ad accompagnare “Quanto dura il tuo Carnevale?” inusuale progetto web e, allo stesso tempo, provocazione in cui gli artisti di Teatrando faranno riflettere gli spettatori sul reale significato della maschera.

Che cos’è una maschera

«Questo progetto è basato sulla possibilità: di dire la propria, riflettere e far riflettere, scegliere, parlare e sopratutto stupire. Provocando e generando domande nell’osservatore, che impatta con lo stesso attraverso gli spettacoli teatrali e, questa volta, attraverso un evento che per molti è quotidiano, ma per alcuni è inusuale: il web». Come spiegato da Teatrando, “Quanto dura il tuo carnevale?” è una provocazione rivolta a un mondo di maschere, legato all’apparire, alle menzogne, alla performance, al necessariamente bello e al perfetto. Un mondo costruito, non per tutti e dal quale alcuni vogliono stare alla larga.
Trenta artisti hanno riflettuto intorno al tavolo di una collaudata ztl (zona temporaneamente libera) su che cosa sia una maschera. Hanno indossato abiti nuovi e si sono rivolti agli spettatori del web che spesso rincorrono influencer artefatti, cercando di suscitare riflessioni, e non solo nell’ambito educativo.

“Quanto dura il tuo Carnevale?” ha molteplici obiettivi. Sia dare la possibilità a persone diversamente abili di riflettere e dire la propria, sia fare in modo che tutti i naviganti che vi si imbattono, riflettano sull’eticità del fare, per un mondo educativamente migliore e vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto: «Dammi una possibilità e io saprò stupirti nel palcoscenico che è la vita».
Il progetto Teatrando, che ha come capofila la cooperativa Progetto Promozione Lavoro di Olgiate Olona ed è finanziato dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto, continua a dare la possibilità di esprimersi a trenta persone diversamente abili della cooperativa stessa, di Arca88 di Olgiate Comasco e Brugnoli Tosi di Busto Arsizio (Fondazione Piatti).

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