Varese conferma il no allo stralcio delle cartelle. Un canone per gli orti urbani

VARESE – Dopo la presentazione dei progetti Pnrr da parte del sindaco Davide Galimberti il consiglio comunale di ieri sera, lunedì 30 gennaio (nella foto), è proseguito con gli altri punti all’ordine del giorno. La discussione si è animata in particolare sul tema dello stralcio delle cartelle esattoriali, con la scelta di Palazzo Estense di non aderire, e sul nuovo regolamento degli orti urbani. Respinta la richiesta di mantenerne la gratuità presentata da Luca Paris.

No allo stralcio delle cartelle

Al punto 3 all’ordine del giorno l’alienazione delle azioni di A2A spa, approvata con il voto favorevole della maggioranza, mentre il successivo era dedicato alla volontà del Comune di Varese di non aderire allo stralcio delle cartelle esattoriali sotto i 1000 euro, come già annunciato nei giorni scorsi, per una scelta che vuole essere di equità. «Non è una questione legata alla cifra che possiamo recuperare – ha detto l’assessore alle risorse Cristina Buzzetti – vogliamo far passare un messaggio chiaro: il Comune di Varese premia chi paga regolarmente i tributi locali». Anche questo punto è passato a maggioranza, dopo le critiche piovute dalle opposizioni. «La giunta è alienata dalla realtà per non capire che questa è una misura giusta», ha detto Stefano Clerici di Varese Ideale. In difesa della possibilità concessa ai comuni con la legge di bilancio 2023 del Governo Meloni anche Salvatore Giordano di Fratelli d’Italia, che ha parlato di una posizione poco lungimirante. Per Luca Boldetti (Pdl) e Stefano Angei (Lega) lo stralcio di sanzioni e interessi sarebbe utile per i piccoli contribuenti in una situazione di difficoltà come quella attuale. Ma l’assessore ha ribattuto: «È una questione di legalità».

Orti urbani, Paris chiede la gratuità: respinta

Punto 6 il nuovo regolamento per gli orti urbani. L’assessore alla tutela ambientale Nicoletta San Martino ha illustrato le novità principali, a partire dall’allargamento alle realtà no profit. Quindi l’introduzione di un canone. «Per stabilire la difficoltà economica abbiamo individuato una soglia Isee: chi è al di sotto non pagherà. Viene introdotto un contributo per i cittadini non in difficoltà economiche. Un contributo simbolico di 25 euro all’anno, come presa di responsabilità del fatto che il Comune assegna l’appezzamento al cittadino». Il consigliere del gruppo misto Luca Paris ha presentato un emendamento relativo proprio alla decisione di far pagare un contributo. «Nel 2019 – ha ricordato – durante la discussione al bilancio con un vigoroso odg del sindaco Galimberti il contributo da parte degli assegnatari veniva eliminato, e nel 2021 veniva approvato in consiglio comunale il nuovo regolamento che prevedeva la gratuità. Ora invece si introduce un canone: chiedo che si mantenga la gratuità». Ma l’assessore ha dato parere negativo, parlando appunto di un contributo simbolico e della tutela di chi è in difficoltà economiche. L’emendamento è stato respinto: solo 4 i voti favorevoli.

Slitta la mozione Pedemontana

Approvati invece alcuni emendamenti proposti da Salvatore Giordano, Barbara Bison e Dino De Simone. I lavori si sono protratti oltre la mezzanotte e non c’è stato tempo per discutere l’ultimo punto all’ordine del giorno, la mozione di Alessandro Pepe (Partito Democratico) sulla richiesta di gratuità della tangenziale di Varese della Pedemontana. Slitta al prossimo consiglio.