BUSTO ARSIZIO – Una serie di episodi di furti e scippi nel quartiere mette in apprensione la popolazione di Borsano. Le reazioni sono molteplici: il Comitato spontaneo di quartiere va dai Carabinieri a chiedere rassicurazioni e più pattugliamenti, mentre un gruppo di cittadini autoconvoca un’assemblea pubblica di quartiere per raccogliere le preoccupazioni e incanalarle in possibili soluzioni costruttive, come ad esempio il controllo di vicinato.
L’ultimo scippo che ha scosso i borsanesi
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato uno scippo avvenuto ad inizio settimana, alle sette e mezza di sera ai danni di una signora a cui è stata strappata la borsa dalle mani, mentre saliva nell’auto parcheggiata nell’area di fronte all’asilo nido Ferrario, da una persona che si era nascosta nella penombra e che ha aperto di scatto la portiera dell’automobile. La donna se l’è cavata con qualche escoriazione alla mano, e la borsa è stata ritrovata ad Arconate: il ladro se ne è liberato portando via contanti, bancomat e telefonino. Ma è un episodio (regolarmente denunciato alle autorità) che ha ridato fiato alle preoccupazioni dei cittadini di Borsano per via di una serie di episodi di furti e di scippi che si sono succeduti nell’ultimo periodo. Così è emersa l’idea di organizzare un’assemblea pubblica per esternare queste paure e cercare di affrontare tutti insieme l’emergenza sicurezza, coinvolgendo le istituzioni e le forze dell’ordine per «trovare una soluzione condivisa ai problemi di sicurezza che stanno preoccupando tutti noi». L’appuntamento con la mobilitazione spontanea del quartiere è stato messo in agenda per giovedì 19 dicembre alle 20.30 all’asilo nido Ferrario.
La risposta del Comitato
Il comitato spontaneo di Borsano, rappresentato da Adriano Landoni, ha intanto ottenuto un incontro dai Carabinieri di Busto, dove ha portato le preoccupazioni del quartiere «in relazione ai continui furti e scippi successi in questo ultimo periodo, per non creare una soluzione fai da te che non rispetti la legge». Oltre a ribadire i suggerimenti di rito in queste situazioni (prendere «precauzioni adatte», segnalare alle forze dell’ordine situazioni strane), Landoni fa sapere che verranno organizzate «riunioni a breve per i problemi esistenti» e che «aumenteranno il pattugliamento soprattutto nella zona di rapine e scippi», mentre al Comune verranno chieste più telecamere di videosorveglianza. E se «le statistiche dei reati dicono che Busto non è una città violenta», il comitato ammette che «i due tentativi di creare a Borsano il controllo di vicinato, che è il solo modo legale del cittadino per partecipare alla sicurezza, non sono andati a buon fine». Chissà che sull’onda della mobilitazione non possa tornare d’attualità questa ipotesi.