Il sogno Parco della Genesi: 14mila mq di verde al Borri. Progettati dai cittadini di Busto

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BUSTO ARSIZIO – «All’ex Borri un parco da 14mila metri quadri progettato dai cittadini». Si svela il Parco della Genesi, il sogno di un polmone di verde e alberi per «migliorare la resilienza dell’ecosistema urbano» messo a dura prova dal cemento. «Puntiamo a raccogliere 2000 firme entro il 6 gennaio, poi sarà la politica a scegliere». È il professor Vitaliano Caimi, già animatore della Campagna “Una VAS per Busto Arsizio”, a dettare i tempi della petizione popolare, avviata a norma di Statuto comunale. Una volta centrato il traguardo delle firme, verranno depositate al protocollo comunale e la giunta dovrà deliberare entro 30 giorni per accogliere, o meno, la proposta. Che, precisano i promotori, «non è in contraddizione né per tempi né per destinazione con il piano di recupero del parco del Borri».

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Un percorso di progettazione partecipata

L’idea è stata svelata da Caimi, insieme a Maria Gemma De Lellis, Daria Mazzucchelli e Anna Siracusa oggi pomeriggio, domenica 6 ottobre, in una Galleria Boragno piena in ogni ordine di posto. Dopo la fase delle contestazioni ad un recupero che, tra supermarket e rotatoria su viale Duca d’Aosta, era stato giudicato troppo impattante, ecco che inizia la fase della proposta costruttiva. Quella del neonato “Comitato Parco della Genesi” è semplice: avviare un percorso di progettazione partecipata con i cittadini per disegnare il futuro dei circa 14000 metri quadrati di parco dell’ex calzaturificio Borri. «Un parco oggi non c’è – spiegano i promotori del comitato – solo frammenti di piantumazioni in un’area ad oggi non agibile, in quanto “privatizzata”, in parte da un cantiere bloccato, che attende il via libera ai lavori di sistemazione in base al piano di recupero dell’ambito ex Borri, e in parte dal parcheggio riservato ai dipendenti comunali». Il parco all’ex Borri restituirebbe il verde alla città: Caimi lo definisce come «una forma di risarcimento alla città». Genesi infatti richiama alla rigenerazione.

Vigne all’ex Borri. Come tre secoli fa

La progettazione partecipata prende spunto da esperienze analoghe in altre città. Il comitato ha ipotizzato in «circa sei mesi» la durata ottimale del percorso per arrivare al progetto del Parco della Genesi e ha valutato in circa 50mila euro i costi necessari per le spese (tra retribuzione delle figure professionali, formazione del personale di Comune e Agesp e dei cittadini che partecipano al processo, e comunicazione). Se il comitato lancia già qualche affascinante suggestione, come l’idea di affidare all’istituto agrario di Villa Cortese la piantumazione dei vigneti, come 300 anni fa quando in quell’area si produceva vino, quel che sarà il Parco della Genesi lo deciderebbero dunque i cittadini. «Toccherà poi al Comune rendere funzionali i quattro edifici superstiti» nel complesso dell’ex Calzaturificio Borri. «Per noi è importante che dopo vent’anni di immobilismo il processo parta». Perché, come recita il video emozionale realizzato per promuovere la petizione, «la Busto Arsizio più bella può nascere dalla semplice azione di tutti noi, singoli cittadini».

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