BUSTO ARSIZIO – Non una pietra posata e nemmeno un colpo di benna per smuovere il primo mucchietto di terra. A dir la verità, neanche una data in calendario, non riguardo la partenza dei lavori, ma per lo meno la pubblicazione del bando di gara per l’affidamento del project financing. Eppure sul mega progetto circa 22 milioni di euro qualcosa si muove: il capitolo in bilancio, con una variazione che apposta 400 mila euro, di cui 250 mila per la validazione del progettazione.
Tutta colpa del Covid?
Sarà anche stato riaggiornato, e con l’irruzione nella vita quotidiana (e amministrativa) del coronavirus verrà sicuramente ricalibrato di nuovo. Stiamo parlando del cronoprogramma relativo al project financing del Campus, che riguardo all’iter comunale di validazione del progetto indicava il mese di agosto 2019. Insomma al netto del Covid si viaggia già con qualche mese di ritardo sui programmi. Sta di fatto però che i 400 mila euro messi a bilancio sono destinati, in parte, proprio a coprire i costi per ottenere la validazione dell’intero progetto. Che per legge, dal momento che il valore dell’intervento è superiore ad un certo livello, non può essere concessa “in house”. Occorre, infatti, affidare l’intera procedura a una società certificata. E quindi andare a gara anche in questo caso. Solo una volta ottenuta la certificazione si potrà indire la gara di assegnazione dei lavori. Anche se, negli ambienti politici della maggioranza, c’è già chi dubita sul fatto che, alla luce della crisi sanitaria, ma soprattutto di quella economica, ci siano ancora imprenditori pronti a sostenere un impegno finanziario non indifferente come quello stimato necessario per cambiare il volto al quartiere di Beata Giuliana.