Busto, soci scrivono alla Coop: «Non siamo noi che raccontiamo bufale»

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera inviata da alcuni soci Coop: Andrea Barcucci, Franco Ceriotti, Giulia Ceriotti, Maria Gemma De Lellis, Daria Mazzucchelli, Elisabetta Milazzo, Patrizia Sannoner.

Egregio direttore,
nel momento in cui è apparsa su L’Informazione (10.10.2018) la nostra lettera integrale come soci COOP e su La Prealpina (11.10.2018) la sua rielaborazione giornalistica, ci saremmo aspettati risposte basate su dati e fatti documentati. Invece eccoci ancora qui a tediare il lettore con la puntualizzazione di quanto apparso sull’ultimo numero della Vedetta Cooperativa distribuita il 18.10.2018 e su Varese News (19.10.2018), dove constatiamo che Coop ha scelto di rispondere alle nostre osservazioni in modo indiretto e sarcastico.

Riteniamo necessario ribadire alcuni punti, quelli che si riferiscono più direttamente al contenuto della nostra lettera, e rimandare al mittente l’accusa di vendere bufale non certificate!

Quello che noi abbiamo affermato è infatti ampiamente documentato.

La “palazzina”, che noi abbiamo sempre chiamato “guardiola” o “portineria” (mai “casa del custode”) è sottoposta a vincolo di tutela dalle Belle Arti, come si evince dalla planimetria dell’area del Borri reperibile sul sito del Comune, come dimostra l’intervento della Soprintendenza in occasione del citato crollo e come conferma la dichiarazione del sindaco Antonelli su Malpensa 24 (29.6.2018) “ … la storica portineria del Borri, che la Coop avrebbe voluto abbattere, è un edificio vincolato e verrà rimesso a posto. Appena
recupereremo le risorse lo sistemeremo».

Non altrettanto si può dire invece di alcune affermazioni di COOP Lombardia che, sempre sulla citata Vedetta Cooperativa, in risposta ad un articolo su La Prealpina (31.8.18) scrive ”L’intera operazione rientra nell’accordo complessivo per l’adiacente nuova Coop, nel quale si affidava all’operatore privato il costo dell’intervento”, alimentando la leggenda che i lavori di messa in sicurezza e di avvio del recupero dell’area pubblica Borri siano una sua elargizione. A tal proposito ribadiamo quanto abbiamo già scritto (L’Informazione 10-9-18): “Essi corrispondono infatti ad “opere in luogo della monetizzazione per mancata cessione di aree a servizi prevista dall’art. 46 della L.R. 12/2005” per un totale di 1.011.000,00 €.”.

Ancora una volta contrapponiamo informazioni ricavabili dal testo della convenzione 23/16 tra Alfa1 srl e Comune, poi volturata a COOP Lombardia. Non una fake news, ma un documento ufficiale e pubblico. Il comprensibile desiderio di sostenere le proprie scelte commerciali e metterne in evidenza i meriti, non deve d’altra parte far perdere di vista la realtà dei fatti ed affermare ciò che questa non mostra. Nell’ultimo numero della Gazzetta Cooperativa, in un trafiletto su sfondo verde, si legge “30 tigli da ripiantumare entro novembre secondo le indicazioni del Comune”.

Negli stessi giorni, nell’art su Malpensa 24 (18.10.2018) si legge “La decina di  tigli abbattuti è stata rimpiazzata da 34 nuovi esemplari, posizionati lungo tutto il viale. «Abbiamo implementato il patrimonio arboreo di viale Duca d’Aosta». Quindi i tigli sono già stati posizionati lungo il viale! Non resta che complimentarci per la rapidità dell’azione, di cui ancora non si vede ombra.

I dati sull’inquinamento. Sempre su Malpensa 24 (19.10.2018) sotto il titolo trionfale  «Abbiamo fatto bene alla città» si fanno affermazioni cui il buon senso ci fa stentare a dare credito, dato il breve tempo trascorso -2 mesi dall’avvio dell’inaugurazione della rotonda- a meno che non vengano supportati da riferimenti documentali che dimostrino che ”La presenza di tantissimo verde e di nuove essenze arboree ha abbattuto di quasi 10 decibel il rumore nella zona.” e che “ si è abbassata la velocità media da 50 a 30 Km orari”, mentre noi che abitiamo nella zona e percorriamo il viale più volte al giorno, constatiamo semmai il contrario.

Le nostre perplessità di soci non si basano sul sentito dire, ma sull’osservazione diretta e quotidiana del cantiere e su un attento lavoro di documentazione; pertanto riteniamo che il sarcasmo o i proclami propagandistici non siano risposte soddisfacenti agli interrogativi
che abbiamo sollevato.

 

busto soci coop – MALPENSA24