VARESE – Covid, «gestione imbarazzante». Il j’accuse di Fabio Lunghi, presidente della Camera di Commercio di Varese, in un post su Facebook in cui esprime tutta l’indignazione con cui il mondo delle imprese sta guardando alla situazione del Covid-19, di fronte alla prospettiva di nuove restrizioni che potrebbero preludere ad un altro lockdown. «Impensabile un’altra chiusura, il mondo imprenditoriale di qualsiasi tipologia non se lo più permettere» chiarisce il numero uno dell’ente di Piazza Monte Grappa. Che ha scritto il post sul suo profilo personale, ma che non parla esclusivamente a titolo personale. «Non parlo a nome di altri, ma sono il presidente della Camera di Commercio». L’appello di Lunghi è chiaro, ed è rivolto alle istituzioni: «Si deve continuare a lavorare, andare a scuola e vivere». Perché il «terrorismo» sul contagio «non è giustificato dai numeri» e richiede «scelte giuste» e non un lockdown o un coprifuoco «per lavarsi la coscienza».
Il post di Fabio Lunghi
VERGOGNA! È l’unica parola che rappresenta in questo momento il mio pensiero. Una gestione della situazione attuale a dir poco imbarazzante.
Fanno terrorismo comunicando male (e forse ad arte), al fine di terrorizzare le persone.
Dobbiamo prestare la massima attenzione alla situazione, indubbiamente (mai sottovalutare). Ma si deve continuare a lavorare, andare a scuola e a vivere, i numeri lo permettono. Non è possibile nemmeno immaginare un nuovo lockdown e nemmeno un coprifuoco. L’economia del nostro paese, già duramente provata, ne uscirebbe malconcia e con danni enormi. Certo è più semplice reprimere che educare e far rispettare le regole, così ci si lava la coscienza e le colpe sono sempre degli altri. C’è bisogno di uomini e donne preparati e coraggiosi, che sappiano e vogliano prendersi le giuste responsabilità, non di incompetenti che per lavarsi la coscienza, anche dopo aver consultato un numero imprecisato di esperti, decidono di non decidere e chiudono tutto.
Sono molto ma molto preoccupato.