Fagnano, bollette non pagate e utenze tagliate: la sede della Lega al buio

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FAGNANO OLONA – La Lega al buio. E anche al freddo. Da ieri sera, lunedì 20 gennaio, la sede della Lega di via Alighieri è senza corrente elettrica. Utenze tagliate. Si sussurra per un il mancato pagamento di alcune bollette. Sta di fatto che ieri la tradizionale riunione settimanale è saltata. O meglio pare che si sia tenuta solo via chat dove è scoppiato un mezzo putiferio.

Luce spenta

Non sono pochi i leghisti che tra le righe hanno fatto il paio tra la mancanza di luce in sede e il buio di una crisi politica al momento congelata, ma nella quale si fa fatica a vedere la luce in fondo al tunnel. Anche se da ieri sera il carroccio di Fagnano è in subbuglio non tanto per le vicende che si stanno consumando al Castello, bensì per la questione del taglio delle utenze. Due sono infatti le versioni che circolano. Una più blanda, che minimizza e riduce il blackout a una dimenticanza: “Con le feste di Natale ci si è dimenticati di pagare l’ultima bolletta. Cosa che provvederemo a fare subito”. E l’altra più politica: “E’ il segnale che chi dovrebbe avere in mano il partito in realtà ha perso il polso della situazione. Non c’è più guida. E se c’è è delegittimata”. Ipotesi che se fosse vera accenderebbe i fari (anche senza saldare il dovuto all’Enel) sulle divisioni interne al Carroccio locale, che in qualche modo si sta cercando di tenere sotto traccia.

Tutto è politica

Ormai è chiaro. Nel centrodestra di Fagnano a ogni cosa, anche la più banale, perfino a uno sbadiglio del sindaco, verrebbe data una lettura politica. E sarebbe spunto di dibattito, discussione e divisioni. Che esistono. E lo dimostra il fatto che, ogni due per tre, la maggioranza viene sottoposta a scossoni interni. E così è stato il taglio delle utenze nelle sede leghista. Episodio che ha fatto riemergere, dopo che l’argomento si era inabissato per qualche settimana, il dibattito sulla fiducia o meno dei militanti (alcuni dei quali hanno già manifestato l’intenzione di proseguire il proprio cammino politico non più a Fagnano) nei confronti del segretario cittadino Fausto Bossi. Che però è anche assessore, già ridimensionato nelle deleghe e che, con l’aria di rimpasto che tira (ormai da mesi), qualcuno, anche dentro la Lega, vorrebbe tagliare. Un po’ come le utenze delle sede di partito.

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