Fisco, mistero buffo

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Antonio Laurenzano

di Antonio Laurenzano

Fisco semplice, contribuente servito? No! La telenovela continua. Per trenta milioni di contribuenti, nelle difficoltà di sempre, è scattata l’ora X con il   nuovo appuntamento fiscale per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Una corsa ad ostacoli per le insidie e le incertezze del “percorso”, a conferma della complessità del nostro ordinamento tributario. Un unicum europeo! Un labirinto di regole non sempre di facile interpretazione che, anche quest’anno, hanno richiesto un intervento … chiarificatore dell’Agenzia delle Entrate su deduzioni, detrazioni e credito d’imposta con la maxi circolare n. 7/E del 27 aprile di 360 pagine! Una “guida alla dichiarazione dei redditi”. Migliaia di parole che si aggiungono a centinaia di pagine di istruzioni ufficiali ai modelli di dichiarazioni. Una situazione aberrante che crea confusione e scarsa trasparenza. Nella  nuova rappresentazione della “semplificazione” sceneggiata dall’Agenzia delle Entrate rivive il “Mistero buffo”, la famosa opera teatrale di Dario Fo. Un copione … buffo, un misero dejà vu! E a questa strana rappresentazione non  sfugge la  “dichiarazione precompilata 2018” elaborata dall’Amministrazione finanziaria, consultabile online.
Di anno in anno diventa sempre più cospicuo il flusso dei dati  a  disposizione  del Fisco ai fini della  precompilata:  sono più  di 925  milioni  le  informazioni comunicate via web dai vari operatori al “cervellone fiscale”per il 2017, con un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Una mole notevole di informazioni, un ginepraio di dati che  evidenziano una macchina tributaria farraginosa, lontana dagli standard europei. Ancora inascoltato l’appello di Ezio Vanoni, storico Ministro delle Finanze degli Anni Cinquanta, per “un ordinamento tributario conoscibile nelle forme e comprensibile nei contenuti”. Da anni si opera con una frantumazione della legislazione tributaria e un proliferare della normativa  che è causa non solo di uno scadimento qualitativo della legislazione ma anche della potenziale ignoranza della legge, con grave pregiudizio della certezza del diritto, divenuta una chimera! Da tempo si attende una reale semplificazione con un taglio netto di balzelli e inutili adempimenti per una fiscalità semplice ed equa, per un rapporto Fisco-contribuente trasparente.  E’ la sfida per il Governo che verrà. Una sfida di civiltà giuridica.

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