Questuanti, posteggiatori e venditori: a Gallarate è guerra aperta agli abusivi

gallarate guerra abusivi

GALLARATE – Pugno di ferro contro parcheggiatori abusivi e questuanti: nuovo servizio per garantire migliore sicurezza a Gallarate voluto dall’amministrazione comunale. E i risultati si sono visti immediatamente: in tutto sono stati eseguiti 29 servizi specifici da parte degli agenti del comando di polizia locale (alcuni in collaborazione con altre forze di polizia, l’ultimo venerdì 14 dicembre ha visto la presenza dei carabinieri della compagnia cittadina), di cui 14 effettuati in borghese. In tutto sono state contestate 35 violazioni amministrative ed eseguiti 24 sequestri di merce nei confronti di altrettanti venditori abusivi. In un caso è scattata anche una denuncia per detenzione di stupefacenti.

Ospedale e stazioni nel mirino

«Questi servizi mirati vengono eseguiti due volte a settimana – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Francesca Caruso – Impegnando due agenti nell’arco di tre ore. Uno sforzo non da poco che ha dato, però, ottimi risultati». I servizi specifici per arginare il fenomeno dei posteggiatori abusivi, dei questuanti e dei venditori abusivi, viene effettuato in tutta la città, con particolare attenzione alle zone più sensibili. «Via Dubini, il posteggio dell’ospedale, la zona della stazione, il posteggio del centro commerciale Malpensa1, la zona vicina alle Sorelle Ramonda – ha detto il vice comandante della polizia locale di Gallarate Giuseppe Martorana – Di fatto ancora prima dell’entrata in vigore del decreto sicurezza noi eravamo pronti». Decreto sicurezza che prevede una sanzione amministrativa sino a 4mila euro e al sequestro della merce per i venditori abusivi al primo controllo con esito irregolare e il passaggio da illecito amministrativo a reato penale, con conseguenze anche sui permessi di soggiorno per gli stranieri, in caso il controllato risulti non in regola una seconda volta.

In tutto 35 multe e 24 sequestri

«Si tratta per lo più di cittadini originari del Marocco, della Nigeria e in qualche caso del Senegal – ha spiegato l’assistente di polizia locale Marco Cantoni – Abbiamo sequestrato tantissima merce non deperibile e di valore non ingente. In media abbiamo 8 parcheggiatori e venditori abusivi in zona ospedale, 4 si trovano nel posteggio del Malpensa1 e altrettanti in quello in zona Sorelle Ramonda». Questuanti e venditori abusivi che nei mesi si sono organizzati. «Al nostro arrivo fuggivano all’interno dell’ospedale – ha spiegato Martorana – Di conseguenza abbiamo iniziato ad attenderli anche all’interno della struttura. Si sono quindi organizzati utilizzando l’Arno». Lungo il corso d’acqua, da via Dubini sino alle Sorelle Ramonda, gli abusivi hanno creato un sistema di funi che vengono utilizzate per scendere o risalire gli argini. «In alcune occasioni durante i controlli sono addirittura fuggiti lanciandosi verso l’Arno – ha spiegato Cantoni – Le funi vengono assicurate agli alberi. La merce venduta abusivamente viene invece nascosta in anfratti sotto i ponti. Abbiamo trovato almeno dieci borse piene nascoste lungo il corso d’acqua».

Un sistema di funi lungo l’Arno per fuggire

L’ultimo blitz è scattato venerdì 14 dicembre. In collaborazione con i carabinieri. «Abbiamo sanzionato 3 posteggiatori abusivi in zona ospedale – ha spiegato il capitano Matteo Russo, comandante della compagnia carabinieri di Gallarate – Effettuando un sequestro di merce. Abbiamo inoltre controllato gli esercizi commerciali in zona stazione. Non abbiamo rilevato irregolarità. Il nostro impegno in quest’ambito continuerà. Sicurezza significa anche questo». E continuerà il servizio di controllo voluto dall’amministrazione: «Con controlli costanti, con la continua presenza delle divise, anche di diverse divise – ha concluso Caruso – Vogliamo dissuadere queste persone dal tornare. E i primi risultati già si vedono».

gallarate guerra abusivi – MALPENSA24