MORAZZONE – “O lasci qui le stampelle, oppure non puoi entrare a San Siro”. E siccome Vincenzo Allegretti a causa di una disabilità non può camminare sulle proprie gambe, domenica scorsa, 26 gennaio, ha dovuto rinunciare a vedere la partita tra Inter e Cagliari ed è tornato a casa. «È la prima volta che mi accade da quindici anni a questa parte – racconta Allegretti – Sono sempre entrato a San Siro con le stampelle, anche perché ho l’accredito disabili con la conferma dell’accesso della società».
Inflessibili
L’episodio è accaduto domenica quando a San Siro era in programma Inter-Cagliari. E Vincenzo Allegretti, accompagnato da un amico, si è presentato all’ingresso. Come fa tutte le volte che sceglie di passare una domenica a seguire la sua squadra del cuore. «A San Siro vado spesso – racconta il tifoso nerazzurro – e non mi è mai accaduto di vedermi negato l’ingresso per via delle stampelle. Tanto che quando l’addetto all’ingresso mi ha detto che, se volevo accedere allo stadio, avrei dovuto lasciare fuori le stampelle, sono rimasto stupito».
In un primo momento quasi sembrava una battuta di cattivo gusto, anche perché l’opzione proposta dallo steward di lasciar fuori le stampelle per assistere la partita è suonata assurda per chi, come Vincenzo, senza il supporto ortopedico non riesce a camminare. «Ho cercato di spiegare le mie ragioni – continua Vincenzo – ho anche detto che prima di allora una cosa del genere non mi era mai capitata e ho sempre avuto la possibilità di accedere al Meazza senza problemi. Tanto più che il mio biglietto è destinato a una zona specifica dello stadio».
Si torna a casa senza aver visto la partita
Niente fare. Le tribune restano un miraggio per Vincenzo Allegretti che, dopo aver ricevuto come motivazione che “non poteva entrare perché le stampelle avrebbero potuto essere lanciate e quindi potenzialmente pericolose“, ha desistito. E insieme all’amico che era con lui sono tornati a casa senza vedere la partita. «A questo punto – chiede il tifoso nerazzurro – la domanda che mi pongo è: come faccio a entrare allo stadio la prossima volta? Io non metto in discussione il fatto che l’addetto all’ingresso sia stato ligio nel rispettare le direttive, il problema però resta».