Giro d’Italia, Nizzolo rompe l’incantesimo

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Finalmente, finalmente, finalmente! Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka ASSOS), dopo una serie infInita di secondi posti (ben 11), ha centrato il suo primo successo in carriera al Giro d’Italia. Il campione italiano ed europeo è riuscito – sfoderando tutta la sua potenza – ad annullare il coraggioso tentativo di Edoardo Affini che aveva provato a far saltare il banco con un’azione da vero finisseur negli ultimi 500 metri. Seconda piazza ancora (dopo la crono di Torino), per il cronoman della Jumbo Visma. Il terzo posto è andato alla maglia ciclamino Peter Sagan (Bora Hansgrohe) che ha così protetto a dovere la leadership nella classifica a punti.

Ad animare una tappa senza G.P.M e senza particolari difficoltà è stata la fuga dei soliti noti del Giro d’Italia 2021 ovvero Umberto Marengo della Bardiani CSF Faizané, Simon Pellaud della Androni Giocattoli Sidermec e Samuele Rivi della Eolo Kometa: il loro vantaggio è arrivato fino a 7 minuti, ma in realtà il gruppo – pilotato dalle formazioni dei velocisti – non ha mai concesso loro alcuna speranza di poter sperare nella vittoria. Il plotone li ha ripresi a poco più di 7 chilometri dalla conclusione, in pratica alle porte di Verona, quando sono iniziate le grandi manovre per la volata.

Ai primo T.V. di giornata presso Ferrara (km 67,5) era passato per primo Marengo seguito da Rivi dunque da Pellaud (che ha provato ad andare via da solo, per breve tempo); al successivo di e Bagnolo San Vito (km 144,6) le posizioni si sono invertite con Rivi davanti a Marengo. La volata è stata velocissima e combattuta fino all’ultimo metro, perché Edoardo Affini (che a metà corsa aveva salutato la sua Mantova) ha aperto il gas scappando ai -500 metri. Nizzolo ha dovuto dunque anticipare i tempi e gettarsi al suo inseguimento riuscendo a raggiungerlo e superarlo negli ultimi 100 metri e portandosi a casa, finalmente, una tappa del Giro.

In classifica generale resta in maglia rosa Egan Bernal con distacchi invariati sui suoi avversari rispetto alla giornata di ieri. L’altimetria piatta di oggi diventerà assai mossa domani con il temutissimo Monte Zoncolan che chiamerà allo scoperto i favoriti e chi finora si è un po’ nascosto (leggi: Simon Yates); molte cose cambieranno. Quali, lo scopriremo tra ventiquattr’ore.

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