BESNATE – «La prospettiva estetica del nostro territorio passa anche da un miglioramento del nostro splendido Palazzo Visconteo, sede del municipio». Sono le parole del sindaco di Besnate, Giovanni Corbo, che annuncia i prossimi interventi per sostituire i serramenti di una parte dell’edificio comunale. Un’opera che ha l’obiettivo di «migliorare anche la tenuta energetica della struttura», aggiunge Corbo, grazie ai finanziamenti messi a disposizione da Regione Lombardia. Si tratta del primo di quattro lotti di lavori. E include: la sostituzione dei serramenti dell’ala nord dell’edificio, che al primo e al secondo piano comprende l’ufficio Gestione del Territorio, mentre al piano terra è presente l’ufficio di polizia locale.
I progetti per migliorare il palazzo comunale
L’intervento prevede la sostituzione dei serramenti in legno esistenti a vetro singolo, che attualmente risultano essere in pessime condizioni. «Alcune finestre si sono deformate e non permettono la battuta complanare, con conseguente impossibilità di chiusura», si legge nel documento dell’intervento. «La tenuta non è a doppia battuta e i vetri non consentono un adeguato taglio termico». Motivo per cui l’esecuzione dei lavori riveste carattere d’urgenza, visto che le finestre non sono più in grado di consentire il benessere all’interno degli uffici. I nuovi serramenti saranno in legno, di un grigio chiaro (ovvero Ral 7042) del tipo in legno lamellare ed avranno ferramenta antieffrazione. Per montare i serramenti verrà utilizzata una tecnica definita “posaclima”, «sistema studiato per offrire i massimi livelli di qualità».
Nei lotto successivi, il Comune interverrà con la completa sostituzione dei serramenti, la coibentazione dell’involucro opaco, la sostituzione del generatore di calore e dell’impianto fotovoltaico. «Le opere vengono classificate come efficientamento energetico, restituendo però all’edificio l’aspetto originario e rimuovendo le aggiunte in epoche successive alla sua costruzione».
Aspetti storico-artistici
La parte di edificio su si interverrà con il primo lotto «è costruita in aderenza al palazzo, ma in edificio di minore pregio architettonico e privo di decorazioni», prosegue il documento. Le aperture sono di dimensioni inferiori e i serramenti, che si presume risalgano agli anni Sessanta del secolo scorso, non hanno un processo di lavorazione uguale. «Il Corpo Edilizio è sottoposto a vincolo ope legis della Soprintendenza, quindi l’intervento è finalizzato a soddisfare le esigenze di conservazione e lettura storica originaria, recuperando le caratteristiche cromatiche dell’organismo primitivo».
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