Il Palio di Legnano del 29 maggio in vetrina in Regione con la Fondazione

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LEGNANO – Prima uscita “regionale” della Fondazione Palio oggi, mercoledì 18 maggio, al Pirellone per la presentazione in Regione Lombardia del Palio di Legnano di domenica 29 maggio (nella foto). Presenti l’assessore regionale alla Cultura e alle Autonomie, Stefano Bruno Galli, il vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Borghetti oltre alle massime autorità cittadine della manifestazione, a Capitani, Castellane, Priori e Gonfalonieri delle 8 Contrade.

Galli: «Edizione mai così importante»

«Questa edizione del Palio – ha esordito Galli – segna il ritorno alla normalità: significa che ci lasciamo alle spalle due anni pesanti, duri, in cui la pandemia ha innescato derive disgregative molto profonde. Abbiamo smesso di frequentare istituti e luoghi di cultura: solo facendo leva su eventi culturali è possibile, per una comunità e un territorio, ritrovare le ragioni dello stare insieme. Questo dà al Palio di quest’anno un significato ancora più profondo, oltre alla sua dimensione legata alle tradizioni civiche della Lombardia.

«Nella passata legislatura abbiamo scelto la data del 29 Maggio come festa della Lombardia, per il vissuto che lega quella data all’intera comunità regionale, con un passato storico così consistente e così glorioso. Le leghe di città prima dell’età moderna – ha infine ricordato l’assessore – sono state l’antiporta delle confederazioni e poi delle federazioni dei secoli successivi».

Parola a tutte le autorità della manifestazione

Sono seguiti gli interventi, ciascuno su un tema specifico, del Supremo Magistrato e sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, del Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade, Raffaele Bonito, del presidente della Famiglia Legnanese, Gianfranco Bononi, del Cavaliere del Carroccio, Riccardo Ciapparelli e della presidente della Fondazione Palio, Maria Pia Garavaglia. Quest’ultima ha acceso l’applauso dei tanti presenti quando ha sottolineato che il Palio di Legnano «è millenario come quello di Siena non per la sua gestione e organizzazione, ma per la sua storia: e allora perché non deve avere la stessa rilevanza?», ribadendo «l’impegno, non la promessa, della Fondazione» di portarlo a conoscenza di molte più persone su scala nazionale.

Quindi il video promozionale di Giancarlo De Angeli e un intervento di Alessio Francesco Palmieri Marinoni, coordinatore della commissione permanente dei costumi del Palio, uno degli elementi determinanti del fascino e dell’unicità della rievocazione storica e della sfilata che contraddistinguono la manifestazione e precedono la corsa ippica.

Al lavoro su un archivio storico

Annunciato il progetto History Lab promosso dalla Fondazione per la conservazione e la digitalizzazione di documenti (oggetti, testi, rare fotografie e filmati fin dal 1934) che raccontano la storia del Palio ma anche della città di Legnano, tenuti negli archivi di contrada o negli armadi di casa, come avveniva prima della nascita dei manieri. Obiettivo: un archivio fisico e digitale a disposizione di cittadini e università del territorio, cui possono contribuire tutti coloro che tengono qualcosa di utile nei cassetti.

Presentato infine il “peso”, ovvero la scultura che andrà alla Contrada vincitrice, in argento e del peso di 1176 grammi, realizzato quest’anno da Arcangelo Esposito dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

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