Antonio Orecchia e Gherardo Colombo, lo storico e il protagonista. Un confronto fra chi studia e scrive la storia e chi ne è stato uno degli artefici, magistrato di Mani Pulite, negli anni che segnarono la fine della prima Repubblica. I due si incontreranno oggi nell’aula magna dell’università dell’Insubria di Varese, dove Gherardo Colombo presenterà il libro “La sola colpa di essere nati” (Garzanti, 2021) che l’ex magistrato ha scritto insieme alla Senatrice Liliana Segre, nell’ambito dei Giardini letterari che caratterizzeranno l’estate varesina. “Si tratta di incontri con gli autori che animano il dibattito letterario e accademico italiano” spiega il professor Antonio Orecchia. “Oggi più che mai la storia è fondamentale per comprendere il presente: ecco perché abbiamo creato all’Insubria di Varese un nuovo corso di Laurea, innovativo e unico nel panorama universitario: Storia e storie del mondo contemporaneo, per dare ai giovani una formazione solida in un mondo in perenne evoluzione e per questo talvolta fragile”.
Storico, professore di storia contemporanea, Antonio Orecchia insieme ad un pool di docenti di alto profilo, ha sviluppato un percorso accademico che, partendo dalla profonda conoscenza della storia recente, pone le basi per costruire il futuro: “La cultura umanistica e la storia in particolare – spiega il professor Orecchia – sono indispensabili per affrontare le sfide del presente e risolvere i problemi della società contemporanea, come le questioni ambientali e la criminalità. Studiare la storia è una strategia attiva per comprendere il mondo in cui viviamo e conferisce un profilo culturale di tale livello da consentire di immaginare e costruire il futuro”. Non è un caso che Jack Ma, patron di Alibaba, il più grande marketplace mondiale, sia laureato in Letteratura, e Susan Wojcicky, Ceo di Youtube, sia laureata in Storia. E sono solo due esempi fra i tanti.
“Il valore aggiunto di un corso innovativo come quello dell’Insubria è nella versatilità delle conoscenze – aggiunge Antonio Orecchia – Ciò consente di collocarsi in molti ambiti professionali che richiedono sempre di più competenze storiche e umanistiche, e dunque competenze intellettuali. Management, finanza, servizi, industrie del digitale e del tech sono sempre più affamati di laureati in possesso di solide basi culturali. Studiare la storia è un esercizio critico e razionale che offre una metodologia per analizzare, affrontare e risolvere rapidamente i problemi: esattamente ciò di cui la società ha oggi bisogno, e ciò che le grandi organizzazioni internazionali richiedono per il futuro”.