Jazzaltro, 10 anni di successi straordinari. Il direttore: «Vogliamo crescere ancora»

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OLGIATE OLONA – «Siamo stati dei pionieri, abbiamo proposto un concetto di rete che dieci anni fa, quando abbiamo cominciato, era sconosciuto. Questo arco di tempo ha visto Jazzaltro proliferare: c’è stata una crescita esponenziale dai tre concerti iniziali, che si sono tenuti interamente nello spazio della nostra associazione al Cinema Teatro Nuovo, ai venti e passa delle ultime edizioni, che si svolgono in vari Comuni». A tracciare un bilancio è Mario Caccia, direttore artistico della rassegna che ogni estate, lungo l’asse del Sempione e del fiume Olona, organizza una serie di eventi dedicati al jazz e alle musiche del mondo.

Un vasto territorio

«Jazzaltro nasce dal connubio operativo dell’associazione Area 101, alla quale sono iscritto, e della mia dimensione professionale: dirigo la Abeat Records, casa discografica che opera da vent’anni nell’ambito della musica jazz e world», ha raccontato Caccia. «Da un punto di vista artistico le mission sono rimaste invariate: proporre musica di qualità, grazie alle competenze sviluppate con il mio ruolo e il mio lavoro, e creare una rete. Ormai, nel corso degli anni, abbiamo visto partecipare più di una ventina d’amministrazioni, declinandoci su un territorio geograficamente abbastanza vasto che va dalla provincia di Milano a quella di Varese con, ultimamente, anche gemellaggi extraregionali o altre province come Verbania, Jazz Visions a Cuneo o la Valtellina.

Consensi e sold out

Sebbene fondato su un genere che non muove masse oceaniche come i concerti rock o pop, Jazzaltro è un festival che vanta risultati importanti e un numero di presenze decisamente sopra la media, pari a 6100 nell’ultima edizione, con un totale di 77mila: «I nostri artisti, provenienti sia dal panorama nazionale che internazionale e molte volte ai loro vertici, hanno sempre riscontrato un consenso di pubblico straordinario, che è andato via via aumentando. La rassegna si è storicizzata e consolidata: abbiamo spesso registrato il sold out, naturalmente legato anche all’ampiezza degli spazi dove abbiamo realizzato gli eventi. Ad Area 101 abbiamo raggiunto più volte il massimo della capienza e, ipoteticamente, avremmo potuto anche arrivare a numeri sensibilmente più alti. Al Castello di Legnano abbiamo provato ad avere mille persone».

Un’offerta che non è solo musica

«In un settore come quello della cultura, che è spesso in sofferenza o meno privilegiato di altri, riusciamo a sostenere le nostre iniziative in maniera piuttosto calmierata, con un’offerta che non si limita alla musica», ha sottolineato Caccia. «È l’elemento essenziale, ma è spesso accompagnata dalla danza e da altre proposte come fotografia, recitazione e arte culinaria. I Comuni possono così presentare al territorio eventi di qualità a prezzi corretti: non è male, visto che ultimamente tutti hanno problemi di bilancio». Mark Turner, Chris Cheek, Gaia Cuatro e Paolo Fresu (nella foto qui sopra di Salvatore Tubo), Peter Erskine dei Weather Report, Ian Shaw, Mietta, Dado Moroni, Cordoba Reunion, Trio Bobo e La Drummeria sono alcuni degli artisti che si sono esibiti a Jazzaltro. Ma, per quanto riguarda la prossima edizione, come ha spiegato Caccia, «non sono in grado di fare anticipazioni, stiamo ancora costruendo il palinsesto artistico; come sempre la rassegna dovrebbe cominciare ad aprile-maggio ed esaurirsi a settembre. Allo stato attuale stiamo ricontattando le amministrazioni per conferme: probabilmente verrà inserità qualche location inedita, per esempio Samarate, e torneremo a Solbiate Olona».

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