La “magia” che pulisce l’acqua sporca

Alfa apre le porte del suo depuratore di Caronno Pertusella per accogliere bambini e genitori ed accompagnarli in un affascinante viaggio alla scoperta dell’economia circolare - PUBBLIREDAZIONALE

Un luogo magico, dove l’acqua sporca diventa pulita e dove la natura viene preservata e rispettata. È il depuratore.

Alfa apre le porte del suo impianto di Caronno Pertusella per ospitare i bambini che, insieme a mamme e papà, potranno fare un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’economia circolare e dell’innovazione. Ad accompagnarli, il mago Mattia, che – attraverso giochi di prestigio e affascinanti trucchi – svelerà tutto il fascino dell’acqua.

L’appuntamento è per il 27 maggio. Per partecipare, è obbligatoria la prenotazione (all’indirizzo e-mail: comunicazione@alfavarese.it).

Il Mago Mattia con il Responsabile dell’impianto Andrea Crescenzi

UN LUNGO VIAGGIO

Dove finisce l’acqua che scorre nei nostri lavandini? Come viene pulita e sanificata, prima di essere restituita all’ambiente? Visitare il depuratore permette di rispondere a queste (e a molte altre) domande.

Ma oltre a depurare le “acque nere”, all’impianto di Caronno Pertusella si fa anche altro. In particolare, si produce il biogas (frutto dei processi di trattamento delle acque), utilizzato a sua volta per generare energia elettrica. Attività oggi più che mai preziosa nell’ambito della riconversione circolare.

Annalisa Berni, Responsabile acque reflue presso Alfa S.r.l.

L’IMPIANTO SOSTENIBILE ED EFFICIENTE

Tre impianti di depurazione, per una potenzialità complessiva di quasi 330.000 abitanti equivalenti; 18 comuni serviti; oltre 300 km di rete fognaria collegata; quattro vasche volano per l’alleggerimento delle portate di pioggia; 15 stazioni di sollevamento e altrettanti scolmatori. Sono alcuni dei numeri che vanta la cosiddetta “Area Lura” di Alfa, cioè la porzione di territorio che comprende la parte sud-est della provincia di Varese individuata dai comuni di Saronno, Cislago, Gerenzano, Uboldo, Origgio e Caronno Pertusella.

Dei tre depuratori, il principale è quello di Caronno Pertusella: da solo serve nove comuni (la stessa Caronno Pertusella e Saronno in provincia di Varese; oltre a Bregnano, Cadorago, Cermenate, Guanzate, Lomazzo, Rovellasca e Rovello Porro nel Comasco) e ha una potenzialità di 220.000 abitanti. Gli altri due impianti sono entrambi ad Origgio e servono questo comune e quelli di Uboldo, Gerenzano e Cislago.

L’impianto di Caronno Pertusella non è solo un importante presidio a tutela del territorio, in quanto depura gli scarichi fognari restituendo all’ambiente acqua pulita, ma è anche uno dei “fiori all’occhiello” di Alfa, per vari motivi.

Innanzitutto per la presenza di un laboratorio d’eccellenza, certificato e accreditato (però di questo scriveremo in un’altra occasione ndr), ma anche per la sua sostenibilità ambientale e per il servizio che offre ad aziende private del settore ecologico.

Al depuratore è infatti attivo da tempo un impianto per il trattamento dei rifiuti conto terzi provenienti, ad esempio, da fosse biologiche e dalla pulizia della rete fognaria. Non si tratta di un’attività di poco conto se si pensa che lo scorso anno la quantità conferita e depurata è stata di oltre 70.000 tonnellate. Qui, come in altri depuratori gestiti da Alfa, le aziende del settore hanno la possibilità di conferire questi rifiuti che, diversamente, sarebbero costrette a portare in centri di trattamento (magari anche molto lontani dalle loro sedi).

L’attività principale rimane ovviamente quella della depurazione dei reflui fognari che, tradotta in cifre, significa: 11 milioni di metri cubi trattati ogni anno e oltre 3.000 tonnellate di fanghi prodotti, tra disidratati ed essiccati. I fanghi – nei fatti – sono il “prodotto ultimo” della depurazione e contengono le sostanze inquinanti rimosse dall’acqua e la parte in eccesso dei microrganismi “responsabili” del processo depurativo.

E proprio nell’ambito di questo processo, come accennavamo prima, un ruolo prezioso lo ha anche la produzione di biogas, che viene immagazzinato nei cosiddetti digestori e che permette di produrre energia. I quasi 450.000 metri cubi di biogas prodotti annualmente si traducono in circa 500.000 Kwh/a di energia elettrica utilizzata per alimentare l’impianto stesso.

Un apporto non di poco conto per i depuratori che, funzionando 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno, sono impianti particolarmente energivori.

Alfa acqua depuratore – MALPENSA24.it