La tragedia: Davide Rebellin muore investito da un camion nel Vicentino

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Una tragedia incredibile, un dolore incolmabile. Prima la notizia di un ciclista investito e ucciso da un camion lungo la Regionale 11, a Montebello Vicentino, in provincia di Vicenza. E poi la conferma che quel ciclista è Davide Rebellin.

L’incidente è avvenuto, oggi 30 novembre, poco prima di mezzogiorno, all’altezza del bar ristorante “La Padana”. Secondo una prima ricostruzione un camion, nell’uscire dallo svincolo, avrebbe travolto un ciclista. L’autista si è allontanato, ma non è ancora chiaro se si sia accorto o meno di quanto era successo.

Sul posto è intervenuto il personale del Suem 118, ma per il ciclista non c’è stato nulla da fare e il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente e rintracciare il camionista.

Davide Rebellin, 51 anni, ha concluso la sua carriera agonistica – che lo ha portato a correre per trent’anni tra i professionisti, poco più di un mese fa proprio sulle strade del Veneto correndo la Veneto Classic. Proprio in occasione del suo ritiro aveva accettato l’invito di partecipare al nostro podcast: questa la sua ultima intervista a BlaBlaBike.

La carriera

Davide ha esordito tra i professionisti nel 1992 subito dopo le Olimpiadi di Barcellona approdando alla GB-MG che allineava allora Franco Chioccioli, Franco Ballerini e Mario Cipollini. L’anno successivo, il primo successo con la conquista della classifica finale della Hofbrau Cup in Germania.

Tante le classiche che ha conquistato, citiamo la Clásica San Sebastián, il Gran Premio di Svizzera, la Tirreno-Adriatico, il Gran Premio di Francoforte, poi nel 2004 diventa il primo coridore della storia a vincere in una settimana tutte e tre le classiche delle Ardenne, vale a dire Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Per lui vittorie di tappa al Giro e alla Vuelta.

Nel 2008 conquista la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Pechino, medaglia che gli viene tolta l’anno successivo per l’accusa di positività al Cera, ma dopo sette anni verrà assolto da ogni accusa dal Tribunale di Padova.

Davide, che ha sempre rivendicato la sua innocenza, ha continuato comunque a correre in formazioni minori fino al termine di questa stagione, nella quale ha difeso i colori della Work Service.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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