Lavoriamo per Varese, la lista moderata riformista a sostegno di Galimberti

VARESE – Non c’è il simbolo, ma Italia Viva c’è. E si vede con Stefano Malerba capolista e Giuseppe Pullara. E si sente con Maria Chiara Gadda che, della nuova lista “Lavoriamo per Varese con Davide Galimberti“, introduce il progetto e le idee che stanno alla base di quella che è un’evoluzione politica che tutti definiscono: «Moderata e riformista». E che conta, oltre alle persone in lista, anche figure di area Cl vicini a questo laboratorio e che hanno partecipato alla presentazione come Giulio Cova, ex dirigente scolastico della scuola Manfredini e Giuseppe Vimercati. Presenti anche il presidente di Aime Giuseppe Albertini e l’avvocato Giancarlo Beraldo.

Giù il velo, oggi (sabato 17 luglio) al Caffè Broletto di Varese. Dove è stata presentata la lista civico-politica a sostegno di Davide Galimberti. Una lista che annovera nel gruppo gli esponenti varesini di Italia Viva, ma anche uomini e donne della società civile varesina e qualche colpo a sorpresa come Giulio Moroni, capogruppo della Lega con Fontana sindaco, esperienza politica che cinque anni fa ha abbandonato senza nemmeno ricandidarsi.

Il progetto

«E’ il momento delle scelte coraggiose – ha introdotto Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva – e questo progetto è fatto da persone concrete e coerenti con il tempo storico che stiamo vivendo a livello nazionale e locale. La lista e il gruppo lavoreranno per fare di Varese un punto di riferimento su scala provinciale e nazionale. E sarà guidato da Stefano Malerba, che cique anni fa fu l’ago della bilancia e in questa amministrazione ha avuto un ruolo importante».

Il centrodestra non esiste più

Anche Davide Galimberti ha voluto rendere merito al lavoro di Malerba, «perché con la sua scelta ha di fatto creato una rottura con il modo di intendere la politica com’era nel passato e aperto una breccia verso il cambiamento. E Varese sta cambiando. Un cambiamento che si concretizza con questa lista. Del resto il centrodestra non esiste più. Oggi c’è la desta. E il Paese ma anche Varese hanno bisogno dei moderati riformisti e delle loro idee».

Varese non è il villaggio di Asterix

Malerba cita Matteo Bianchi, l’avversario di Davide Galimberti per fare l’endorsement: «E’ stato proprio Bianchi a dire che Galimberti non ha lavorato male. E noi potremmo fare un lungo elenco delle cose fatte e dei progetti che la scorsa amministrazione leghista non ha saputo realizzare». E sulla lista: «E’ un progetto politico che ha gambe per andare lontano e crescere, perché l’obiettivo è costruire il futuro di Varese». E conclude: «Varese non è più il villaggio di Asterix che abbiamo trovato cinque fa, una città richiusa su se stessa»

Si è definito «la sorpresa» Giulio Moroni, il quale ha ricordato il suo passato politico «in consiglio con la Lega» e spiegato la sua scelta: «Il mio obiettivo è fare amministrazione e non politica. Ho aderito dopo aver conosciuto e apprezzato la competenza e il modo di lavorare di Davide Galimberti».

I primi nomi in lista

Stefano Malerba, 56 anni, consulente, Presidente del consiglio comunale, rugbista da sempre.

Giuseppe Pullara, 42 anni, insegnante di scuola primaria. Consigliere comunale uscente. «Per me la politica è da sempre passione, al servizio dei cittadini. I quartieri sono il cuore pulsante della nostra città, e ciascuno di essi ha bisogni e aspettative differenti che ho provato a rappresentare al meglio in questi anni. Ho scelto di ricandidarmi per un semplice motivo. Mi piace ascoltare le persone e le loro proposte, capire quali sono i problemi che i cittadini di Varese vivono nella loro quotidianità, e soprattutto farmi promotore delle loro istanze nel mio impegno politico con attenzione, serietà e la concretezza del riformismo».

Giulio Ebagua, 35 anni, calciatore, attaccante biancorosso al Franco Ossola. Padre innamorato dei suoi figli e della città «che definisco la “mia casa”. Motivato a dare il massimo in campo e fuori, a fare gioco di squadra, a lavorare per fare tornare vincente lo sport varesino».

Giulio Moroni, 63 anni, avvocato. «Padre orgoglioso di Giacomo e Mariachiara. Varesino da sempre con gli occhi puntati sul mondo. Amo tutto ciò che non si può comprare. Sempre a disposizione di chi ha un progetto e dimostra quotidianamente di saperlo attuare».

Antonella Monachello, 36 anni, infermiere di emodialisi da 11 anni, presso Asst Sette Laghi di Varese. «Ho conseguito un Master Universitario in coordinamento delle professioni sanitarie, focalizzando la mia attenzione sui pazienti fragili e sull’assistenza territoriale. Considerata la mia carriera professionale, e l’esperienza vissuta in questi mesi di pandemia, risulta evidente quanto a cuore mi stia la tutela e la promozione della salute. Motivo per cui mi candido in prima persona, e mi fa piacere farlo con un gruppo di persone. che come me hanno voglia di lavorare concretamente per il bene dei cittadini. Mi impegnerò perché le associazioni attive in ambito sanitario possano apportare maggiormente il loro enorme contributo. Il tessuto associativo varesino costituisce un patrimonio prezioso, che va ascoltato e sostenuto».

Claudia Caravati, 51 anni, geometra libero professionista. Orgogliosamente Doc. «Nello svolgimento della mia professione, conosco bene l’importanza del rapporto tra utenza e amministrazione pubblica, che ritengo sia da curare con molta attenzione e rivalutare in una ottica di collaborazione reciproca».

Claudio Carcano, 61 anni, medico veterinario, nato e cresciuto a Varese. «Mi sono impegnato attivamente in questi anni come portavoce del comitato residenti de la Schiranna e zone limitrofe, per portare all’attenzione dell’amministrazione comunale le numerose problematiche del quartiere. Dopo esperienze nel pubblico, e nel soccorso e cura degli animali in diverse regioni e nelle grandi calamità, lavorando ormai esclusivamente a Varese sarei felice di poter mettere a frutto della mia città le conoscenze che ho sviluppato».

Stefano Leoncini, 33 anni, docente presso un istituto tecnico. «Amo il mio lavoro e la mia. città, che mi ha dato molto. Adesso è il momento di mettermi al servizio di Varese, con passione ed entusiasmo».

Franco Caravati, nato a Varese, con esperienze di lavoro all’estero e in Italia. «Da 12 anni sono Primario Ospedaliero di Chirurgia. Ho il privilegio di potere essere vicino alle persone in un momento della loro vita tanto particolare in cui vivono paure, attese, speranze, gioia e dolore. Sperimento quotidianamente quanto avere una persona di riferimento sia fondamentale nei momenti difficili ed importanti. Candidarmi significa rendermi disponibile a restituire, almeno in parte, tutta questa fiducia e potere contribuire al benessere dei varesini mettendo a disposizione tutta la mia esperienza».

Marika Merani, 35 anni, insegnante e psicologa, «innamorata di Varese, attenta e sensibile ai bisogni sociali ed educativi. Sono pronta a mettermi al servizio della mia città con impegno, energia e dedizione».

Davide Aimetti, «sono un padre di famiglia, un lavoratore, un attivista del mondo dello sport, ma soprattutto un varesino DOC. Il mio obiettivo, insieme a questa squadra, è portare a Varese innovazione, ma senza intaccare ciò che rende unica e bella la nostra città giardino, per portare un cambiamento e far vivere mia figlia in un posto più sicuro, quindi sicuramente migliore. Non solo per noi, ma anche per le nuove generazioni».