Leonardo Martinelli: “Gigio tornatene a Parigi e non parlare più del Milan”

Martinelli

Non ero a San Siro e quindi non ho potuto fischiarlo, neanche so fischiare.
Ma fischiare è legittimo, non fa male a nessuno. Se poi quel nessuno è uno spilungone ingrato, compare di merende di un elegante procuratore avido e cinico, è colui che ha ricambiato il tuo amore causandoti un grave danno economico, beh allora i fischi sono assimilabili ad applausi. Ti abbiamo adottato, ti abbiamo sempre difeso dai detrattori, ti abbiamo fatto crescere “nascondendo” le tue magagne, le tue uscite sbagliate, gli errori coi piedi, i tuoi impacci, dandoti il tempo di diventare ciò che sei, il Milan ti ha arricchito, spendendo per te 56 (56) milioni in quattro anni. Ti abbiamo visto baciare la maglia sul campo della Juventus, abbiamo ascoltato i tuoi silenzi negli ultimi due anni. Ti sono stati offerti 16 (16) milioni all’anno.
E tu? Cosa ci hai dato? Un ottimo, ultimo campionato e prestazioni altalenanti gli anni precedenti. Mai una critica, solo amore, sempre ( e soldi, tanti soldi).
Te ne sei andato alla chetichella, senza una parola, come un ladro, sì, un ladro di sentimenti. Soprattutto, ci hai fatto perdere soldi, in modo che il compare di merende potesse arricchirsi con le commissioni. Ed ora piangi per i fischi? Ti meravigli? Ma ci fai o ci sei? Forse ci sei, visto come hai passato l’esame di maturità. Tornatene a Parigi, nuota tra i dollari e le pizze di Raiola, dimenticaci e non parlare più del Milan. Non ti vogliamo, tantomeno come tifoso.

Leonardo Martinelli Milan-malpensa24