Lonate, centrodestra all’attacco: «Dubbi e disagi sulla gestione Covid a scuola»

cardano al campo scuola covid

LONATE POZZOLO – L’ombra del Covid torna sulle scuole. E la minoranza di Lonate Pozzolo vuole vederci chiaro dopo i «recenti fatti che hanno coinvolto alcune classi della primaria Volta». Tra ritardi nella comunicazione d’inizio quarantena – agli alunni delle quarte – da parte di Ats, informazioni «contrastanti» della dirigenza scolastica e direttive «poco chiare» sul rientro in classe dopo il tampone post-isolamento delle quinte. E ancora: la sospensione della dad per gli alunni che non sono potuti ritornare in aula – «per i ritardi o per esito positivo con presunta inattuabilità del sistema misto» – e il rientro «senza controllo dei documenti di fine quarantena e successivo allontanamento di un alunno (dopo avvenuta socializzazione)». Grande Nord e Centrodestra per Lonate e Claudio Fraccaro – ora indipendente fra i banchi d’opposizione – uniscono le forze, presentando un’interrogazione da discutere al prossimo consiglio comunale.

«Dubbi, preoccupazioni, disagi»

Richieste che fanno leva sui «dubbi, le preoccupazioni e i disagi subiti dalle famiglie degli alunni coinvolti». Partendo dalla premessa che «il sindaco è responsabile della salute dei suoi cittadini». E chiamando in causa anche «l’assessore ai Servizi Sociali con delega alla Salute e l’assessore alla Pubblica Istruzione come referente, che ha il dovere di fare da tramite cittadini-amministrazione-scuola». Insomma, figure che «possono dunque sollecitare, aiutare e favorire un comportamento più idoneo ed attento della dirigenza scolastica per le criticità sostenute».

Tutte le domande

Da qui le ricerca di spiegazioni. Intanto per capire se «le normative, le dinamiche e le procedure siano chiare a tutti gli attori coinvolti o se serva un maggior coordinamento e un’analisi preventiva delle situazioni possibili». Ma anche se «l’amministrazione sia a conoscenza che possono trascorrere 5 giorni fra il contatto con un positivo al virus e l’ufficiale segregazione dei soggetti a rischio». E se «la prefettura è informata del disagio che si è creato». Fino alle domande dirette: «Per l’amministrazione è accettabile che la didattica in presenza e la dad non possano convivere simultaneamente, assicurando a tutti i bambini il diritto allo studio? Perché per alcune classi di istituti del territorio invece la coesistenza delle due modalità è avvenuta?». E ancora: «Chi è addetto al controllo dei documenti di release dopo la quarantena e quando deve essere fatto? Ci sembra di fondamentale importanza per evitare nuovi contagi e situazioni imbarazzanti per i bambini». E chiudono chiedendo «quali iniziative l’amministrazione ha messo – o metterà – in atto dopo questi disagi per sollecitare la dirigenza scolastica ad una maggiore attenzione».

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