Maroni conferma: «Mi candido a sindaco di Varese. Voglio fare le cose in grande»

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VARESE – Roberto Maroni ha “Varese in testa”: questo lo slogan con cui ha confermato di volersi candidare a sindaco nella Città giardino e che accompagnerà la sua campagna elettorale.

Dopo una serie di interviste, rilasciate a diverse testate nazionali, con risposte sibilline (di Maroni) a domande chiare (dei giornalisti) sulle intenzioni di candidarsi a sindaco dell’ex ministro dell’Interno, il Bobo leghista pare averci pensato in maniera approfondita e aver deciso di sfidare Davide Galimberti alle prossime elezioni amministrative.

Rompere gli indugi

Maroni lo dichiara a La Prealpina in un’intervista firmata da Barbara Zanetti, nella quale dice: «Ho lavorato in silenzio in questi giorni e ora so che ci sono tutte le condizioni politiche: mi candido». Una conferma che arriva dopo una riunione slittata nella sede della Lega con i militanti e prima dell’incontro fissato per i prossimi giorni in piazza del Garibaldino.

Giochi fatti quindi, poiché Maroni aggiunge anche di «voler fare le cose in grande. Le idee ci sono e ho intenzione di discuterle con i militanti. Di certo si comincia, senza perdere tempo, si incontrano i cittadini , si parla con loro ma soprattutto li si ascolta». Su liste e alleati Maroni non si sbilancia ma del suo avversario, l’attuale sindaco Davide Galimberti del Pd dice «non va sottovalutato, lo conosco e lo stimo come persona».

Varese di nuovo madre di tutte le battaglie leghiste

Insomma, salvo altre interviste e altre risposte (sibilline), il centrodestra varesino ora ha come candidato un cavallo di razza del calibro di Roberto Maroni. Segnale inequivocabile che Varese, per la Lega, oltre che per Forza Italia e Fratelli d’Italia, è tornata a essere la “madre di tutte le battaglie” leghiste.

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