Maroni: «Varese capitale del Nord. E a Busto sogno un sindaco della Lega»

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VARESE – «Varese deve diventare la capitale del Nord e anche a Busto sogno un sindaco leghista. Il cui cognome però non inizi con la lettera “R”». Sono questi due dei tanti passaggi (che più di un leghista ha rivelato) di Roberto Maroni durante l’incontro che si è tenuto un paio di giorni fa, a distanza, con i militanti della sezione cittadina.

Incontro organizzato per riallacciare il discorso della candidatura, durante il quale l’ex presidente della Regione ha scoperto un po’ di carte per la campagna elettorale che lo vedrà alla guida del centrodestra. «Dovrà essere la Lega la locomotiva della coalizione – ha detto Maroni per caricare a molla i militanti – e noi, noi come Lega, dovremo essere presenti in tutti i quartieri. Una presenza fisica per diventare interlocutori dei varesini».

Per vincere, ma anche per convincere

«Partiremo con la campagna elettorale a metà gennaio», racconta un militante del Carroccio collegato alla riunione. «Sarà una sfida interessante, anche perché Bobo ci ha chiesto una presenza “fisica” sul territorio. Insomma ci ha detto che dovremo essere noi della Lega a menare le danze». E ancora, ma questo Maroni l’aveva già detto in altre occasioni: «Grande rispetto per Davide Galimberti, che potrà godere dell’arrivo di molti fondi da Roma (se il governo tiene ndr) e che investirà sulla città. Ma nessuna paura. La Lega ha una serie di vantaggi che il centrosinistra non ha ed è quello sui quali bisogna lavorare. Uno su tutti il legame con la Regione Lombardia. Che verrà attaccata, ma noi saremo pronti».

Bobo l’insubre

Ed è proprio sui contatti personali che Maroni avrebbe delineato il ruolo a lungo di raggio di Varese. Pare infatti che Bobo abbia spiegato di voler essere sindaco di una città protagonista ben oltre i propri confini e di mettere a frutto tutti i propri contatti che non sono solo “local”. Una città che dialoga con Milano (“su questo sarà importante capire chi sarà il candidato sindaco”), che sarà protagonista nel territorio insubrico e nei rapporti con la Svizzera. Una  Varese a dimensione Nazionale e sovra nazionale, insomma. Concetti che hanno soddisfatto e caricato i militanti della Lega. Anche se c’è chi fa notare, a microfoni spenti, che «sembra che Bobo voglia diventare referente dell’area insubre. Campo, da sempre, di Andrea Mascetti». Considerazione che non va oltre, ma lascia intendere che all’interno del Carroccio si potrebbe anche aprire (o forse è già ufficiosamente aperto) un “derby”. Tra l’altro non certo nuovo.

La tattica di Bobo

Pare, ma qui le confidenze frenano perché i piani non devono essere svelati fino in fondo, che lo schieramento, oltre ai tradizionali partiti del centrodestra, preveda anche una “Lista Maroni”, cioè di persone di fiducia del leader leghista e non necessariamente militanti della Lega. Sulla falsariga di quella che gli permise di vincere proprio alle Regionali. La Lega invece correrà con una lista assemblata dalla sezione cittadina. Ma non solo, potrebbe anche esserci una terza lista di “pretoriani” del Bobo. Forse composta da soli giovani.

Il primo amore non si scorda mai

Tra i passaggi che più hanno soddisfatto, soprattutto la prima guardia leghista, quelli più strettamente “nordisti”. Maroni ha detto che tra i temi strategici ci saranno l‘autonomia e la sicurezza, “cavalli di battaglia evergreen”, ma forse lasciati un po’ troppo nei cassetti padani ultimamente. E parlando del quartiere di Capolago ha ricordato il suo incontro con il Senatur. Non era ancora l’alba della Lega e Maroni era uno di sinistra”. Ma Umberto Bossi l’ha convinto con una frase: “Vieni con me e faremo la rivoluzione sul territorio“.

Che Maroni sia tornato per riprendere quel discorso? Magari non rivoluzionario come quello del Senatur, ma certamente con l’obiettivo di riposizionare in cima all’agenda del Carroccio il Nord. Certo, il bello inizia ora. Anche perché l’ex ministro dell’Interno e presidente della Lombardia, prima di vincere contro Galimberti, deve convincere i suoi: quelli ancora guardinghi sulla sua discesa in campo a Varese e quelli che non hanno capito se la Lega Salvini Premier è il Carroccio sul quale sono saliti e hanno creduto in tutti questi anni o un’altra cosa.

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