Le pagelle del mister: “Gigio come Jascin, male Rebic, bene Tomori”

Le pagelle del mister
Donnarumma: 7,5
Si regala un bel compleanno e ci regala la qualificazione agli ottavi con un intervento in controtempo degno del miglior Jascin. Quando si dice che un portiere sposta gli equilibri: a estremi difensori invertiti sarebbe passata la Stella Rossa.
Calabria: 5+
Periodo no per Davide che culmina in un tunnel subito che apre un’autostrada al suo bravo dirimpettaio. Cosa è successo dopo la partita contro lo Spezia?
Dalot: 4,5
Non spinge e non difende. Si mangia una rete fatta (di piatto? Perché?) e perde qualche pallone veramente pericoloso in fase di ripartenza. Sarebbe il caso di pensare bene a un suo eventuale riscatto
Tomori: 6,5
Impeccabile sull’uomo e veloce nell’anticipo, perde mezzo voto per qualche duello aereo perso a metà campo e per la scadente riproposizione (i piedi non sono eccelsi). In questo Milan deve comunque essere considerato un titolare a prescindere.
Romagnoli: 4
Ennesimo flop in un match, tutto sommato, semplice sulla carta. Perde l’uomo in occasione del goal (due metri) e subisce tunnel per colpa della postura errata (sinistro contro sinistro). Deve accomodarsi, pena altri seri guai a Roma.
Kessie’: 7,5
È ovunque e sopperisce all’assenza cronica di aiuto da parte di due (Krunic e Meite’) che per entrare a S.Siro dovrebbero pagare il biglietto d’ingresso. Realizza con classe il rigore e lotta fino al minuto novantatre come un leone.
Meite’: 4
Falloso, impreciso e quasi sempre fuori posizione crea una voragine in mezzo al campo sanata a malapena da un gigantesco compagno di reparto. Non ricordo una giocata degna di tal nome. Tornerà a fare panchina al Toro (forse).
Krunic: 3
la domanda sorge spontanea: quale grandissima raccomandazione deve avere un giocatore di così basso livello per poter accedere al rettangolo verde più invidiato al mondo? La prossima volta che entra nel tempio del football facciamogli pagare il biglietto. Mai più (perché non Hauge al suo posto in lista UEFA?).
Castillejo:5,5
Si sbatte, corre, crossa ma di decisivo non crea nulla, come suo solito. Sembra sfiduciato e anche in fase di non possesso non dà una grande mano a Calabria.
Perde sempre, minimo, due tempi di gioco con quella sterzata sul mancino leggibile a un chilometro di distanza.
Chalanoglu:5,5
È fuori condizione e la scelta scellerata del mister nel riproporlo a sinistra largo non lo aiuta. Passa più tempo a rincorrere gli avversari che a proporre gioco, poi nel secondo tempo,
tornato al centro, combina qualcosa di più ma . . . non è Hakan, è il fratello mediocre.
Leao: 5-
Lasciato solo nel deserto dei tartari combina poco o nulla ma, non ha tutte le colpe questa volta. Da prima punta o viene innescato in ripartenza con i tempi giusti (da Krunic?) o si perde nei suoi arzigogolati doppi passi che mandano più in confusione lui che il suo avversario.
Ibrahimovic: 6+
Solo la sua presenza serve a far abbassare la retroguardia avversaria di almeno venti metri come baricentro. Serve un assist dove c’è scritto “basta spingere” a Rebic che si divora il vantaggio e un altro a Saelemekers (goal) che poi il VAR vanifica. Come sempre, c’è un Milan con Zlatan e senza Zlatan, il secondo di ora non può farne a meno mai.
Rebic: 4,5
Sbaglia un goal fatto ed è impreciso in più di un’occasione. Non è il suo momento migliore e si vede, ma almeno corre.
Saelemekers: 6+
Entra bene e dà sostanza a una compagine vuota.
Mezzo voto in meno per quel mancato aiuto a Dalot nell’occasione dell’ultimo pericolo portato dagli avversari in superiorità numerica.
Hernandez: 6
Senza infamia e senza lode. Entra per cercare di far paura a un avversario che in quel momento stava producendo il massimo sforzo: ci riesce a metà.

Mister Pogliani Milan-malpensa24