Palaghiaccio di Varese, l’azzurrina dal sindaco: «Farà la pista. L’ha promesso»

varese palaghiaccio galimberti negrelli

VARESE –  «Non siamo riusciti ad avere una data certa, ma per lo meno un po’ di cose sono state chiarite. E la più importante è la promessa del sindaco Galimberti rispetto alla pista provvisoria: si farà».

Chi parla è Ginevra Lavinia Negrello, giovane promessa varesina, già Campione d’Italia, del pattinaggio su ghiaccio, che oggi pomeriggio, mercoledì 9 settembre, ha incontrato il primo cittadino dopo avergli scritto una lettera sulla questione palaghiaccio, sui sacrifici che deve affrontare e sul timore di vedere la sua crescita da atleta frenata dalle trasferte quotidiane a Milano. Viaggi che dovrà affrontare per un lungo periodo. La pattinatrice parla al termine di un incontro durato più di un’ora di mezza. Quando esce con in tasca la promessa di Galimberti: la pista provvisoria si farà. Poco o tanto che sia, ora c’è la parola data. La quale, rispetto al quasi nulla che fino a oggi è trapelato sulla questione da Palazzo Estense, è già qualcosa.

L’azzurrina a Palazzo

Ginevra Lavinia Negrello, la pattinatrice nazionale e campionessa italiana della Varese Ghiaccio arriva puntuale a Palazzo Estense. Accompagnata dal presidente della società Maria Donati e dai suoi allenatori Alessandra Buzzi e Mirko Antonini. E per oltre un’ora si chiudono nell’ufficio del sindaco per parlare certamente del Palaghiaccio che verrà, ma soprattutto della pista provvisoria, del progetto, dei tempi (non ancora certi), delle difficoltà che la lunga indisponibilità del PalaAlbani crea agli atleti, soprattutto a quelli agonisti che, senza nulla togliere a nessuno, hanno necessità differenti.

Al termine dell’incontro, la prima a parlare è proprio Ginevra Lavinia Negrello. Non dice molto, anche se ora custodisce il segreto sia della pista provvisoria, sia del nuovo palaghiaccio: «Ho visto i progetti. Il nuovo palazzetto avrà anche molto spazio verde all’esterno. La pista provvisoria sarà una pista regolamentare. Altro non posso aggiungere se non la promessa del sindaco che verrà realizzata. Speravo in una data, ma al momento non c’è».

Le ansie dei tecnici e della società

Ad aggiungere qualche dettaglio in più è lo stesso Galimberti: «In queste ore il progetto definitivo del palaghiaccio è all’esame del Coni, della Federazione e dei vigili del fuoco. Una volta arrivati i loro pareri avvieremo la progettazione esecutiva e se non ci saranno intoppi confido nell’inizio dei lavori entro fine anno. In parallelo stiamo valutando una serie di ipotesi per ridurre i costi della pista provvisoria. So che la città la vuole, ma non credo che i varesini siano contenti di buttare i soldi. In ogni caso, è bene ricordare, che secondo i programmi i lavori sarebbero dovuti iniziare a settembre 2021». Insomma la piega degli eventi ha reso necessario anticipare l’intervento, creando molti problemi alle società che utilizzano la struttura e che, per i prossimi mesi saranno senza la “loro casa”.

Inoltre, conclude il sindaco: «La pista di giacchio temporanea è stata battezzata come “provvisoria”, ma non ci si deve lasciare ingannare dal termine. Sarebbe sbagliato quindi pensare a una struttura simile a quelle piazzate per il pattinaggio ludico. E’ invece una pista vera e propria e che in quanto tale richiede un’impiantistica, per intenderci, come quella del palazzetto».

Più che soddisfatti speranzosi

Nessuno dei partecipanti all’incontro esce da Palazzo Estense con la leggerezza di chi vede una facile soluzione ai tanti problemi. Però rispetto a quando sono entrati, qualche aspetto è stato chiarito. «Non abbiamo avuto le certezze che cercavamo – dicono Donati e gli allenatori di Negrello – Ci aspettavamo una data, anche di massima, per poter programmare questi mesi complicati e invece questa non c’è. E per noi, ma anche per le altre società (che il sindaco dovrebbe incontrare nei prossimi giorni ndr) significa dover mettere in conto spese senza poterle al momento quantificare. Certo, il sindaco ci ha detto che ci sarà un contributo per le ore ghiaccio che dovremo pagare alle realtà che ci ospiteranno, ma anche qui non c’è nulla di quantificato».

Inutile cercare di strappare qualche dettaglio in più al primo cittadino. Che davanti alle domande della stampa, per il momento, si cuce la bocca: nulla dice sui tempi, nulla aggiunge sui costi. Se non che la pista sarà anche provvisoria, ma nascerà con un’anima poiché  alcune parti verranno recuperate proprio dal PalaAlbani, come ad esempio la balaustra e gli spogliatoi

Ghiaccio bollente: si protesta davanti a Palazzo Estense

L’incontro di questa sera sul tema PalaAlbani non sarà certo sufficiente per sgonfiare dibattito e malumore che restano vivi in tutto il movimento sportivo legato al ghiaccio. Tanto che dopo il ritrovo dei Mastini in via Albani di qualche giorno fa, sabato 12 settembre, dovrebbe esserci un’altra manifestazione proprio davanti a Palazzo Estense. Iniziativa che non vede tra gli organizzatori le società che utilizzano la struttura interdetta, bensì i genitori degli atleti, i tifosi e, si dice, anche qualche frangia politica di estrema destra. Tanto che tra gli appassionati degli sport del ghiaccio c’è già chi teme che le loro più che comprensibile richieste possano perdere valore e forza a causa di strumentalizzazioni politiche.

Varese, la campionessa di pattinaggio scrive al sindaco: «PalaAlbani casa mia»

varese palaghiaccio negrello galimberti pista – MALPENSA24