Maria Teresa Ruta vince Pechino Express: «Ho visto il vero cuore dell’Africa»

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MILANO – «Abbiamo vinto grazie all’umanità». Il fattore umano, il cuore è la chiave che ha aperto la strada del successo a Pechino Express per Maria Teresa Ruta che in coppia con Patrizia Rossetti si è aggiudicata la settima edizione del reality di Rai2. Le “signore della Tv”, simbolo dei programmi degli anni ’80 e ’90 entrate già nelle case di tanti italiani hanno saputo conquistare anche gli avversari insieme alle tante persone conosciute viaggiando su e giù per l’Africa. A raccontarci il turbinio di emozioni, gioie e fatica che per dieci puntate abbiamo potuto vivere solo attraverso lo schermo è proprio una delle due vincitrici, Maria Teresa Ruta, amica della redazione di Malpensa24.

ruta pechino expressLa vittoria delle “signore”. Qual è stato il segreto per riuscirci?
In realtà è sembrato incredibile anche a noi di come, puntata dopo puntata, siamo riuscite ad andare avanti. Quando è stato fatto il nostro nome nella finale io e Patrizia ci siamo guardate come a dire: «Non è possibile!». Una vittoria che è arrivata perché abbiamo conquistato tutti, anche gli avversari. Probabilmente quel quid in più ce l’ha dato l’aspetto umano: noi non pensavamo troppo alla puntata successiva, ma al singolo momento, parlando con tutti, facendo amicizia, avvicinandoci emotivamente alle persone.

Che compagna è stata Patrizia Rossetti?
Praticamente perfetta. Non ci conoscevamo, ci siamo viste direttamente in aeroporto capendo immediatamente a cosa stavamo andando incontro, tra prove e fatica. Non siamo competitive e non siamo proprio delle ventenni, ecco. Quindi abbiamo dovuto puntare su altro. Questa vittoria è assolutamente di entrambe non solo perché non ce l’avremmo fatta da sole, ma non avremmo funzionato nemmeno in coppia con altre persone.

Quanto abbiamo visto nel programma e quanto invece dallo schermo non traspare?
Tanto rimane lontano dalle telecamere. Anzi, tante delle nostre esperienze le abbiamo fatte proprio ignorandole. La stessa produzione ci ha detto che abbiamo vissuto un Pechino come tutti gli altri ma più intenso, forse grazie al nostro bagaglio di esperienze siamo state capaci di apprezzare più cose.

Un momento che le rimarrà nel cuore?
Ne ho vissuti tanti, ma tra tutti porto nel cuore la notte passata in compagnia di una signora che non aveva davvero nulla e che ha insistito perché portassi via con me una coperta berbera, davvero di valore, che aveva ricevuto in dono dai genitori. Non solo ha voluto che la usassi per dormire, ma mi ha proprio seguita quando si è accorta che l’avevo lasciata in casa al mattino dopo. Ha voluto che la tenessi perché quella notte abbiamo condiviso anche il parto della figlia. Sosteneva le avessi portato fortuna.

Un enorme bagaglio di esperienze: pensava a questo quando ha accettato di partecipare?
Sono sincera: io sognavo di partecipare a Pechino Express, ma non mi sarei mai aspettata che sarebbe stato così bello. Io adoro viaggiare, e il programma non solo mi ha permesso di farlo, ma essendo un reality ti mette a nudo, ti porta a sfidare te stesso, oltre ad essere un gioco e quindi divertente. In assoluto il programma più bello a cui abbia mai partecipato.

Cosa le ha lasciato l’Africa? La conosceva?
La conoscevo davvero molto poco e mi ha lasciato tantissimo. Mi aspettavo la sua asprezza insieme alla povertà, ma la generosità della gente mi ha sconvolta. Quando si viaggia lo si fa in condizioni diverse, con tante comodità. Visitando questi posti con le regole di Pechino Express ti trovi in una posizione inferiore, a parti invertite rispetto al solito, eppure ho ricevuto così tanti regali da dover comprare una valigia per sistemarli tutti.
Tornando a casa mi sono sentita tanto mortificata rispetto a come si trattano spesso le persone che vengono da situazioni di difficoltà e povertà come quelle che ho visto. Qui tanti giovani sono abituati ad avere tutto e non hanno idea di cosa ci sia dall’altra parte del mondo.

Mentre per la Tv era ancora in Africa (il programma è stato registrato alcuni mesi fa, ndr), il 20 ottobre scorso ha fatto da madrina alla dodicesima edizione del Premio della Solidarietà organizzata dalla Fondazione Iseni y Nervi, tenendo a battesimo la presentazione ufficiale di Malpensa24. Un incontro che ha portato fortuna a entrambi?
Decisamente. Per me è sempre un momento di orgoglio parteciparvi, perchè trovo molto importante quello che fa la Fondazione, che crede nel valore di una buona sanità e fa in modo di realizzarla.

ruta pechino express – MALPENSA24