Sanremo, la preside del Tosi di Busto boccia Ferragni e Blanco: «Il nulla cosmico»

BUSTO ARSIZIO – «Rivoglio i soldi del canone Rai». A protestare vibratamente contro il festival di Sanremo è Amanda Ferrario, la preside dell’Ite Tosi di Busto, indignata dalle performance del cantante Blanco e delle influencer Chiara Ferragni nella prima serata del Festival della canzone italiana trasmesso sulla TV di Stato. «Blanco? Fosse un mio alunno e avesse fatto questo a scuola, sarebbe stato denunciato ed espulso». Così la prof. bustocca dopo il gesto del vincitore di Sanremo 22 che ha devastato le composizioni floreali sul palco del teatro Ariston.

L’indignazione

«Se avessi vent’anni, mi sentirei profondamente offesa da due personaggi boriosi, arroganti e vuoti – sentenzia la dirigente scolastica dell’Ite Tosi di Busto – io di ventenni ne conosco tantissimi. Spesso impegnati in mille attività, forse, a volte, fragili, ma intelligenti, brillanti, educati, capaci di parlare lingue e linguaggi sconosciuti, con tanta voglia di dare e fare». L’esatto opposto di quello che Amanda Ferrario ha visto a Sanremo: «il monologo della Ferragni è il tripudio del nulla cosmico e dell’insipienza. E il gesto di Blanco si commenta da solo: maleducazione, vandalismo, delirio di onnipotenza». Una bocciatura senza appello.

Il post della preside

Blanco e Chiara Ferragni.. il nulla cosmico della televisione italiana, quella a pagamento obbligatorio con il canone Rai! Se avessi vent’anni, oggi, mi sentirei profondamente offesa da due personaggi boriosi e arroganti, vuoti come il guscio di un paguro abbandonato sulla spiaggia durante un nubifragio. Perché io, di ventenni ne conosco tantissimi. Spesso impegnati in mille attività, forse, a volte, fragili, ma intelligenti, brillanti, educati, capaci di parlare lingue e linguaggi sconosciuti, con tanta voglia di dare e fare. Li vedo ogni giorno, a scuola, nella mia città, in giro. Studiano. Fanno sport. Volontariato. Collette alimentari. Si battono per i diritti degli ultimi. Con ardore. Dignità. Competenza. Dibattono con tale entusiasmo e argomentazioni così ricche, da farmi pensare che il monologo della Ferragni di ieri sia il tripudio del nulla cosmico e dell’insipienza. Il gesto di Blanco si commenta da solo: maleducazione, vandalismo, delirio di onnipotenza. Fosse mio figlio, oggi avrebbe la faccia gonfia di schiaffoni. O forse no, li avrebbe avuti per tempo. Fosse un mio alunno e avesse fatto questo a scuola sarebbe stato denunciato ed espulso. Ma mi indigna vedere questo spettacolo serale con il corollario del buonismo da scena dell’imbonitore di turno. Voglio indietro i soldi del canone. Non mi merito, da italiana, cittadina, donna tanto qualunquismo bieco, becero e meschino.

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