Sistema bibliotecario gallaratese nel caos: Comuni incapaci di fare sistema

gallarate sistema bibliotecario
L'assessore Claudia Mazzetti nei nuovi spazi bibliotecari del Maga di Gallarate

GALLARATE – La notizia che Claudia Mazzetti, assessore alla Cultura di Gallarate, abbia esternato il proprio disappunto per l’inconsistenza operativa del Consorzio Bibliotecario Consortile “Antonio Panizzi”, a cui aderiscono una decina di Comuni del circondario, può anche non interessare. Interessa invece il dato di fondo: le croniche difficoltà di fare sistema tra gli enti locali, in questa occasione come in altre di maggiore sostanza istituzionale e amministrativa.

Mazzetti ha lamentato che Gallarate ci mette le idee e i denari (32mila euro), mentre gli altri vanno in scia, sono attaccati al carro ma, tra di loro, c’è anche chi non ha mai partecipato a una sola assemblea. Però gode dei benefici. “Così non va bene” afferma l’esponente della giunta di Andrea Cassani. Al punto che, l’altra sera in una riunione plenaria, ha minacciato di far uscire Gallarate dallo stesso Consorzio. Lo farà? “Ci stiamo seriamente pensando – è la sua risposta – Per quanto ci riguarda possiamo fare da soli: sono gli altri che hanno bisogno di noi”. La biblioteca gallaratese, come noto, ha una nuova sede nel prestigioso Maga e raccoglie utenti da tutto il circondario. E’ da lì che partono le iniziative più significative. Una su tutte: Duemilalibri. Eventi, appuntamenti culturali e promozionali, servizi che dovrebbero essere patrimonio comune. E, in quanto tali, gli sforzi vanno suddivisi in modo proprozionale tra i soci. Evidentemente ciò non accade, dato lo sfogo di Claudia Mazzetti.

Il “Panizzi” è in attività da alcune decine d’anni. In verità non ha mai brillato per interventi riconosciuti. Si è sempre mosso sottotono, al punto che anche amministrazioni di segno opposto al centrodestra, insediatesi a Palazzo Borghi, avevano lamentato la scarsa consistenza del Consorzio. La controprova? Il sito internet dell’ente propone un eloquente e demoralizzante vuoto alla voce “eventi”. Ad esso aderiscono, oltre a Gallarate che è capofila, le biblioteche di città e paesi come Arsago Seprio, Besnate, Cairate, Cardano al Campo, Carnago, Casorate Sempione, Ferno, Lonate Pozzolo, Samarate, Vizzola Ticino. Per dirla in un altro modo, tutto il Gallaratese, o quasi. Con quali risultati abbiamo visto. In questo caso, come in tanti altri, dove ciascuno finisce per guardare soltanto dentro i propri confini municipali, incapace di fare squadra, di unire le forze per realizzare obiettivi comuni, che riguardano il territorio circostante. Vecchio, irrisolto problema. Che ritroviamo con le biblioteche e gli eventi culturali, che si ripropone ogni volta ci siano da affrontare e risolvere questioni sovracomunali. C’è chi sostiene che dovrebbero essere le città più importanti a fare da traino. Vero, ma poi serve che ciascuno faccia la propria parte. Altrimenti, il rischio è che vada tutto a carte e quarantotto. E forse non è il caso.

gallarate sistema bibliotecario – MALPENSA24