Adesso tocca a noi

IL TEMPO DEI DECRETI E' FINITO, ORA INIZIA QUELLO DI COMPORTAMENTI CORRETTI STABILI E ABITUDINI DI VITA PRUDENTI

Siamo un popolo di casinisti. A tutti i livelli. Le regole imposte in questo periodo di emergenza sanitaria lo dimostrano. Come lo dimostra il comportamento di molti Italiani, abilissimi nel trovare il modo di aggirarle. E come dimostrano i vertici politici delle istituzioni, avanti in ordine sparso (regioni contro governo, ministri contro regioni, regioni contro regioni). E che dire della banda di virologi, epidemiologi, infettivologi che la pensano (e lo dicono in tv) ognuno in modo diverso dall’altro, manco la medicina non fosse una scienza bensì un testo letterario da interpretare?

Molti lettori hanno segnalato alla fine di questa prima settimana di Fase2 le incongruenze, le inefficienze, le problematiche connesse alle decisioni prese con l’ultimo decreto Conte. D’accordo… ma ora siamo nel momento cruciale, probabilmente il momento più delicato di tutta la vicenda. Adesso tocca a noi. Ora si va oltre le norme di legge e le sanzioni. Comportamenti sbagliati costeranno cari. L’ultimo decreto partorito dal govenro fa sorridere e arrabbiare (basti pensare ai “congiunti”, poi definiti dai ministri della Repubblica come coloro con cui abbiamo rapporti stabili… meglio se avessero fatto riferimento alle fonti del diritto), un DPCM che dimostra che in questa fase i decreti non bastano più. Adesso più che mai occorre il senso di responsabilità di ciascun cittadino, che deve fare propri i comportamenti corretti, indotti e richiesti in questi mesi a colpi di decreti, ma che ora devono diventare un modus operandi proprio, una abitudine mentale di ciascuno. Inutile girarci attorno: i decreti di Conte hanno tracciato la via, ma la via deve trasformarsi ora in stabili comportamenti e abitudini di vita, almeno nei prossimi mesi. Altrimenti non ne usciremo più.