Turismo e cultura, con il progetto Pnrr Nodes 9 milioni all’Università dell’Insubria

varese università tomassini

TORINO112 milioni di euro e 24 soggetti partecipanti, tra cui 8 atenei: è il progetto Nodes (Nord Ovest Digitale e Sostenibile) sostenuto dal Pnrr e promosso dal Politecnico di Torino. Proprio nel capoluogo piemontese, presso il Castello del Valentino, è stato illustrato oggi, venerdì 31 marzo, in una presentazione in presenza e online. Appuntamento seguito con interesse anche da Varese: l’Università dell’Insubria è infatti uno dei partner e si occuperà nello specifico delle materie cultura e turismo, con opportunità per le aziende locali.

Ecosistema dell’innovazione

Nodes è uno degli 11 ecosistemi dell’innovazione che il Ministero dell’Università e della Ricerca ha individuato al fine di supportare la crescita sostenibile e inclusiva in quella che viene identificata come la doppia transizione: digitale ed ecologica. L’ecosistema interessa il territorio di Piemonte e Valle d’Aosta e le province più occidentali della Lombardia (Como, Varese e Pavia), con bandi a cascata anche a favore delle regioni del sud del paese e con un ammontare complessivo di 110 milioni di euro. Bandi lanciati proprio oggi, con fondi di finanziamento rivolti alle imprese per sostenere le loro attività dedicate all’innovazione. Opportunità che si aprono per tutte le aziende localizzate nei vari territori coinvolti nel progetto, comprese quindi anche le imprese varesine, che potranno partecipare sia ai bandi promossi dall’Insubria che a quelli presentati dalle università con sede nelle altre province.

La presentazione del progetto in diretta da Torino

Sette filiere di ricerca

L’obiettivo del progetto, che si concluderà in tre anni, è la creazione di filiere di ricerca e industriali (spoke) in sette settori legati alla manifattura avanzata: Industria 4.0 per la mobilità e l’aerospazio, Sostenibilità industriale e green technologies, Industria del turismo e cultura, Montagna digitale e sostenibile, Industria della Salute e silver economy, Agroindustria primaria e secondaria. “Nodes” si propone di sostenere l’innovazione su traiettorie tecnologiche a elevato potenziale per
sviluppare da un lato nuovi prodotti e processi nelle Pmi esistenti, stimolando processi di
valorizzazione della ricerca e di trasferimento tecnologico e aumentandone la competitività
anche a livello internazionale e dall’altro di favorire la nascita di start-up e spin-off “Deep Tech”
negli ambiti individuati, attraendo risorse economiche aggiuntive da fondi diventure capital. Per
attuare questa collaborazione, si studieranno percorsi e strumenti di innovazione collaborativi tra
start-up, Pmi, grandi imprese e mondo della ricerca, che siano replicabili anche dopo la fase Pnrr.

9 milioni per l’Insubria

L’Università dell’Insubria è capofila per la filiera 3 – Turismo e cultura, di cui responsabile scientifico la professoressa Barbara Pozzo, ed è affiliata nello spoke 2 (Sostenibilità industriale e green technologies). All’interno di Nodes l’ateneo di Varese e Como gestirà direttamente 9 milioni di euro, che saranno impiegati per l’assunzione di nuovo personale di ricerca e per l’emanazione di “bandi a cascata” dedicati alle imprese del territorio. «L’Università dell’Insubria – commenta il rettore Angelo Tagliabue – partecipa da protagonista mettendo a segno due risultati eccellenti: il riconoscimento della qualità della ricerca condotta in Ateneo, la creazione di una filiera dell’innovazione che esce dalle aule e viene recepita dal territorio. I bandi a cascata per le imprese offerti dal Progetto Nodes ne sono la dimostrazione. Nell’ambito dello spoke coordinato dal nostro Ateneo le imprese che agiscono nell’industria del turismo e della cultura, avranno la possibilità di candidarsi per il finanziamento di progetti innovativi di ricerca industriale volti ad accelerare la trasformazione digitale dei loro processi produttivi».