VARESE – «Questo restauro è l’esempio concreto di partecipazione attiva di cittadini, associazioni e amministrazione. E il risultato è che il Sacro Monte, ma anche l’intera comunità possono di nuovo godere di un bene importante e riportato all’originale bellezza. Un gradino alla volta è stata recuperata in questo caso un’opera dell’architetto Sommaruga, e proprio così e con grande senso e partecipativo si possono fare davvero cose importanti. Questo rappresenta un ulteriore intervento per aumentare l’attrattiva del Sacro Monte».
Con queste parole il sindaco di Varese Davide Galimberti, questa mattina, domenica 11 ottobre, ha di fatto restituito alla città la scalea del Sommaruga, proprio davanti alla funicolare. Un intervento che ha visto collaborare l’associazione Italia nostra, il Comune e la sovrintendenza.
L’inizio nel centenario
La sezione di Varese di Italia Nostra, nel 2017, anno del centenario della morte dell’architetto Giuseppe Sommaruga, ha promosso una sottoscrizione tra i soci e suoi simpatizzanti per il restaurodella scalea e per far conoscere un’opera praticamente inedita, che versava in uno stato di manutenzione molto carente.
Nonostante le lunghe pratiche burocratiche per restaurare un’opera pubblica, realizzata da un soggetto privato, lo scorso dicembre 2019 i lavori si erano conclusi. Tuttavia, a causa della pausa invernale e del successivo lockdown, non era ancora stato possibile inaugurare ufficialmente la scalea.
Il manufatto fu progettato dall’architetto nel 1910, e, come si è scoperto da un documento rinvenuto negli archivi comunali, l’obiettivo era facilitare la salita al Santuario, collegando la via Fincarà con la via Sommaruga, una volta completati i lavori della funicolare. Ora, data la mancata manutenzione, Italia nostra Varese ha promosso il suo restauro, realizzato dall’impresa Arkè e curato dall’architetto Bruno Bosetti, coadiuvato dall’ingegnere Massimo Propersi.