ALBIZZATE – Marciapiedi distrutti, autobloccanti sbriciolati, paletti in ferro battuto divelti come fossero birilli e le facciate delle case private danneggiate. Per gli abitanti di Valdarno, frazione di Albizzate, la colpa è dei camion che attraversano il centro abitato per andare a caricare la merce in Vibram. «Ora basta», dice il sindaco Mirko Zorzo che, con una lettera inviata ieri, 26 ottobre, dà un anno di tempo alla multinazionale di fama mondiale (e una tra le più importanti aziende presenti sul territorio) per attuare dei correttivi. Dopodiché passerà all’azione: «A decorrere dal primo novembre 2019 verrà impedito senza eccezioni l’accesso ai mezzi pesanti nel centro di Valdarno (piazza San Marco)».
Danni alla piazza
Il problema, spiega Zorzo, è noto da anni ed è stato oggetto di numerosi confronti con i vertici di Vibram che, in alcune fasi, avevano persino pensato di modificare il passaggio del Torrente Arno per rendere più agevole la logistica. Ma i buoni propositi non si sono mai trasformati in nulla di concreto e l’altra sera in assemblea gli abitanti di Valdarno sono tornati a battere i pugni in municipio chiedendo una soluzione. «L’attuale amministrazione non ha mai fatto segreto di stima e gratitudine all’azienda Vibram, la cui presenza sul territorio è sicuramente motivo di orgoglio per tutta Albizzate», scrive Zorzo nella lettera. «Ciò non toglie la nostra intenzione di onorare gli impegni verso i cittadini di Valdarno maggiormente coinvolti nelle situazioni di disagio e pericolo che si creano. Frequentemente i mezzi pesanti, nel tentativo di “divincolarsi” inevitabilmente urtano i muri dei fabbricati o i marciapiedi, arrecando danno alla piazza».
Alla ricerca della soluzione
Zorzo non cerca lo scontro, ma si aspetta da Vibram «un atteggiamento propositivo che si potrebbe concretizzare in interventi di compensazione». E conclude: «Come già esposto ai vari responsabili di Vibram presenti alle varie riunioni, intendiamo attuare delle scelte importanti risolutive del problema viabilistico in sintonia con l’azienda, auspicando fin da subito una fattiva collaborazione».