Disabili maltrattati. Chiuse le indagini su 7 educatori dell’Anaconda di Varese

VARESE – La procura di Varese ha chiuso le indagini per i presunti maltrattamenti in danno a ragazzi con disabilità al centro diurno dell’Anaconda di Varese. L’avviso è già stato notificato ai sette educatori indagati. Il pubblico ministero Giulia Floris, che ha coordinato le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Varese nel luglio scorso, si prepara con ogni probabilità ad esercitare l’azione penale con una richiesta di rinvio a giudizio. Gli indagati hanno adesso 20 giorni a disposizione per depositare memorie difensive o chiedere di essere interrogati.

Le indagini

 Secondo gli inquirenti alcuni educatori maltrattavano ripetutamente gli ospiti della residenza – di un’età compresa tra i 6 e i 16 anni – cui dovevano fornire assistenza, sottoponendoli a continue vessazioni e violenze, od omettendo i doverosi controlli, non impedendo che i minori con problemi arrivassero a farsi del male. Gli indagati sono accusati in concorso fra loro, del reato di maltrattamenti aggravati e continuati e, solo a quattro di loro, viene contestato anche l’abbandono di persone minori o incapaci e lesioni personali colpose.

Telecamere nascoste

Le indagini, che si sono avvalse anche di attività tecniche con il posizionamento di telecamere nascoste, hanno preso avvio agli inizi del mese di marzo dalla stazione carabinieri di Azzate a seguito di una denuncia presentata dai genitori di un minorenne disabile, insospettiti dal mutamento di atteggiamento del proprio figlio che era stato affidato alla struttura sociosanitaria.

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