VARESE – Erano da poco passate le 22 quando, nella serata di domenica 3 maggio, le volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Varese, sono state allertate dalla centrale operativa, per un furto in corso all’interno di un bar di Varese, ancora chiuso al pubblico per effetto dalla normativa cosiddetta anti Covid.
Il bottino nascosto in uno zaino
Gli agenti sono arrivati sul posto in una manciata di minuti rilevando che poco prima i ladri, utilizzando due grossi sassi per spaccare la vetrina e introdursi all’interno del locale, erano riusciti nel loro intento. Poco più in là, i poliziotti hanno notato due donne che si allontanavano alla chetichella. Le due sono state quindi fermate e controllate. Da subito è apparso chiaro che le donne erano coinvolte nel furto: una delle due, infatti, aveva una vistosa ferita da taglio, ferita che si era probabilmente appena procurata entrando nel bar dopo aver spaccato il vetro della vetrina; nessuna delle due ha tra l’altro saputo fornire una spiegazione sul perché si trovassero lì in quel momento. Le due donne non avevano nulla addosso, ma i poliziotti hanno trovato, qualche metro più in là, semi nascosto uno zaino pieno di stecche di sigarette e bottiglie di alcolici. Messe alle strette le due donne, maggiorenni, di cittadinanza italiana e con pregiudizi di polizia, hanno finito per ammettere l’addebito e sono state arrestate per furto aggravato.