Varese, Galimberti: «Sui vaccini contro il Covid la Regione deve cambiare passo»

VARESE – «L’assessore Gallera ci spiega che da domani partiranno 10.000 vaccinazioni al giorno: questo vuol dire che i cittadini lombardi saranno vaccinati tra 1.000 giorni circa, ovvero entro l’agosto del 2023. Inaccettabile». Sui vaccini contro il Covid e la campagna avviata da Regione interviene il sindaco di Varese Davide Galimberti. Con un posto in cui non risparmia critiche nei confronti del Pirellone.

Il post

In tanti mi hanno sollecitato a chiedere conto alla Regione sull’ennesimo dato inquietante del numero dei vaccini anti #Covid19 eseguiti in #Lombardia: solo il 3% di vaccini somministrati a fronte di oltre 80.000 già consegnati alla Regione. Un dato che racconta come il nostro territorio ancora una volta sia in coda nella gestione dell’emergenza sanitaria.

Dopo avere avuto i peggiori dati italiani nella prima fase della pandemia e i peggiori dati sulle vaccinazioni antinfluenzali, adesso abbiamo anche tra i dati peggiori nelle nuove vaccinazioni anticovid, avviate una settimana fa con tanta speranza.

Ieri (sabato 2 gennaio) ho detto a chi mi chiedeva di intervenire che era giusto dare alla Regione fiducia, perché spiegasse il motivo del ritardo. Una campagna vaccinale di questo tipo infatti richiede pianificazione, un’attenta organizzazione ed un adeguato monitoraggio.

Oggi però leggo sui giornali le spiegazioni dell’assessore regionale alla Sanità e non posso più far attendere una risposta ai varesini che giustamente chiedono una Regione all’altezza di questa emergenza e all’altezza della Lombardia; per poter tornare il più velocemente possibile ad una vita normale, a riaprire scuole, bar, ristoranti, palestre, teatri, cinema, etc.

L’assessore Gallera ci spiega che da domani partiranno 10.000 vaccinazioni al giorno: questo vuol dire che i cittadini lombardi saranno vaccinati tra 1.000 giorni circa, ovvero entro l’agosto del 2023. Queste tempistiche sono assolutamente inaccettabili.

Da Sindaco mi sento in dovere di intervenire, non per fare polemica, ma per dire che questa prospettiva non va proprio bene. Forse a livello lombardo serve una figura in grado di gestire la campagna di vaccinazione covid.

Ogni vaccinazione in più fatta al giorno, oltre a salvare vite, ci potrà portare il più velocemente possibile a risollevare il nostro sistema economico e sociale.

Io parlo da mesi con gli eroi che stanno in prima linea contro il Covid nella sanità di territorio e negli ospedali. Meritano tutti sicuramente rispetto e riposo per loro e per le loro famiglie. Ma loro sono i primi a volere che le vaccinazioni corrano nella nostra Regione per aiutarli a combattere la pressione sugli ospedali e per fermare il virus.
Io tifo per il recupero della Lombardia, come Sindaco continuo a dare la disponibilità della nostra amministrazione per aiutare: ai vertici della sanità della nostra città ho già manifestato la più ampia disponibilità nel fornire spazi e ogni aiuto possibile per essere rapidissimi. La vaccinazione è una priorità assoluta.

La replica di Lombardia Ideale

La batteria dei sindaci del Pd – scrive il consigliere regionale Giacomo Cosentino – non perde occasione per mettersi in moto nel nome dello sciacallaggio mediatico più bieco. Stia tranquillo Davide Galimberti: in tema di vaccino-anti Covid la Lombardia ha varato un proprio piano che, da domani (lunedì 4 gennaio) prevede fino a 10 mila dosi somministrate e rispetterà i tempi previsti, esaurendo tutte le scorte fin qui fatte pervenire dal governo. Senza far polemica sulla mancanza di siringhe e altri dispositivi che il Governo targato Pd avrebbe dovuto garantire. E senza rammentare che il piano messo a punto dal Governo del Pd si fonda per i primi 6 mesi del 2021 su un farmaco non disponibile perché non ancora autorizzato. Credo sia del tutto fuori luogo che Galimberti usi in maniera strumentale questi temi per provare a distogliere l’attenzione dai fallimenti della sua amministrazione.

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